4 mesi di congedo parentale ai papà: la rivoluzione Facebook (FOTO)

 

mark zuckemberg e priscillaCongedo parentale per i papà: qualche giorno fa leggevo che in Norvegia addirittura se un papà non lo chiede dopo la nascita di un figlio, i servizi sociali si allarmano, vuol dire che qualcosa non va.

Qui in Italia sono ancora le madri che prendono la così detta “maternità” per occuparsi dei bambini, mentre è ancora una rarità che sia il padre a chiedere un periodo di congedo per accudire i figli. Eppure in una società con sempre più famiglie che devono contare sulle proprie forze perché i nonni non ci sono, o lavorano ancora o non ci sono risorse, non dovrebbe essere così strano che la cura dei figli venga diviso a metà.

La buona notizia è che alcuni papà importanti lo stanno capendo, e tra questi c’è il fondatore di Facebook, Mark Zuckemberg.

Congedo parentale per i papà: Mark Zuckerberg apre la strada 

A fare la storia per fortuna ci pensa un certo signor Mark Zuckerberg, che tra poco papà lo sarà veramente visto che lui e la moglie Priscilla stanno aspettando una bambina. Già qualche tempo fa aveva esordito raccontando la loro esperienza difficile perchè hanno avuto diversi aborti spontanei.

mark zuckemberg

In questi utimi giorni ha pubblicato una foto con la compagna, la sorella e i suoi genitori, comunicando che si prenderà due mesi di congedo per stare assieme alla nuova famiglia.

Ma non solo: estenderà il congedo parentale a tutti i dipendenti – uomini, donne e genitori adottivi – per ben quattro mesi.

Studi mostrano che quando genitori lavoratori prendono tempo per stare con i loro neonati, i risultati sono migliori per i bambini e le famiglia.” questo è ciò che ha dichiarato Zuckemberg per motivare la sua decisione.

Una decisione molto importante che tocca appunto un tema “caldo”: perché solo le madri devono occuparsi dei figli e non possono tornare al lavoro prima se lo desiderano mentre il babbo sta a casa con la prole?

In Italia ad oggi il congedo di paternità è uno dei più brevi al mondo, solo 1 giorno dopo la nascita del bimbo contro la media  Ocse di circa 9 settimane mentre quello parentale  – quello concesso o alla madre o al padre indistintamente e che non è un diritto ma a va a discrezione del datore di lavoro – è richiesto solo dal 0,2% degli uomini a fronte ad esempio del 90% dei paesi del Nord Europa. 

Sicuramente per l’uomo è più difficile accettare di stare a casa, perché teme delle ripercussioni sulla carriera, mentre la donna a volte è proprio costretta a starci perché in un Paese come il nostro la maternità è ancora vista come una seccatura e non come un valore aggiunto. Qualcosa però sembra muoversi: recente è infatti la proposta di allungare fino a 15 giorni il congedo obbligatorio per i papà. Speriamo che non rimanga solo un sogno.

Noi intanto facciamo i complimenti a Zuckerberg, che forse si è dimostrato più saggio di tante donne che vogliono fare le super mamme, come Meryssa Mayer, la Ceo di Google, che tornerà al lavoro dopo due settimane dalla nascita delle sue gemelle previste per dicembre.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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