Secondo i medici, avendo le corde vocali superiori bloccate, non avrebbe mai parlato. Come accennato, la sua malattia è davvero rara, solo 50 persone con questa condizione sono sopravvissute.
A 18 settimane di gravidanza si è scoperto che Grant aveva qualcosa che non andava. I suoi polmoni erano completamente sviluppati, anche se il piccino doveva attendere ancora 5 mesi prima di venire al mondo.
Secondo i dottori Grant 1-3% di possibilità di sopravvivere, come riportato sul DailyMail.
La cartilagine nelle vie respiratorie gli impediva però di espellere fluidi, facendo ingrossare i polmoni.
La gravidanza è diventata pericolosa e alla mamma del bimbo è stato praticato il cesareo. Grant è nato a 27 settimane.
Mentre veniva estratto dal grembo materno gli è stata praticata un’apertura nella trachea, sotto il blocco, quindi è stato inserito un tubo con attaccato un respiratore mentre il piccolo veniva trasferito a una macchina che respirasse per lui.
Grant ha trascorso 4 mesi in ospedale prima di tornare a casa con un respiratore.
Quando aveva 1 anno, durante un’operazione, si è scoperto che aveva la laringe non sviluppata ed era privo di corde vocali.
Così sia la laringe che le corde vocali sono state ricostruite usando i tessuti stessi del bimbo.
Il chirurgo ha creato la struttura delle corde partendo da un muscolo vicino e ha usato l’innesto di una costola per separarle permettendo loro di vibrare come vere corde vocali.
Grant ha poi seguito delle lezioni di terapia vocale per imparare a pronunciare i suoni.
Ora è in grado di pronunciare una dozzina di parole, tra cui mamma, papà e Peppa (Peppa Pig: il suo cartone animato preferito).
Il dottor Ida ha sottolineato che la situazione di Grant è stata molto difficile da trattare. Solitamente la pulizia delle corde vocali è tutto quello che si può fare e i pazienti imparano a parlare senza corde vocali.
“Non sapevo cosa aspettarmi da lui, ma ha capito come usarle” ha spiegato il Dottor Green, il medico che l’ha operato.
Sia il medico che i genitori pensano che Grant imparerà a parlare, anche se la sua voce suonerà un po’ rauca.
“Noi celebriamo ogni singolo giorno che nostro figlio è qui e va bene” racconta la signora Hasse.
Unimamme, questa bella storia ci ricorda quella di Hugo, un bimbo nato a 25 settimane, che aveva pochissime chances di sopravvivere secondo i medici, ma che è riuscito a farcela come Grant.
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