È proprio di pochi giorni fa la notizia del neonato abbandonato per strada salvato da un cane che ci ha lasciato dell’amaro in bocca considerando che, ancora oggi, tanti sono i casi di abbandono e quello di cui scriviamo oggi è proprio un’altra di quelle storie che mai vorremmo leggere.
Si tratta di una bimba trovata sepolta viva nei pressi del fiume Compton, nella moderna Los Angeles, salvata solo grazie alla polizia allertata da alcuni passanti che avevano sentito il suo pianto. Un’altra brutta storia di abbandono conclusasi, per fortuna, nel migliore dei modi.
Qualche giorno fa, con esattezza lo scorso 27 novembre, la polizia di Los Angeles è stata protagonista di un salvataggio davvero unico. Erano circa le ore 16,00 quando il telefono dell’ufficio dello Sceriffo è squillato: un uomo segnalava il pianto di un bambino. È scattato immediatamente l’allarme. I poliziotti si sono recati sul luogo dove, dopo alcune ricerche, hanno trovato una piccola bimba nata al massimo 48 ore prima con il cordone ombelicale ancora attaccato.
La neonata, avvolta in una coperta, era praticamente sepolta viva sotto un ammasso di detriti e di sassi all’interno di un crepaccio tra il fiume Compton e una pista ciclabile che lo costeggia. Uno spettacolo davvero raccapricciante. La piccola è stata, ovviamente, trasportata immediatamente in ospedale dove le hanno prestato prontamente tutte le cure. Anche se fuori pericolo resta comunque sotto osservazione.
La polizia del Dipartimento della Contea di Los Angeles, attraverso la loro pagina Facebook Los Angeles County Sheriff’s Department, ha diramato la notizia chiedendo a chiunque avesse visto o sentito qualcosa di farsi avanti per poter rintracciare la mamma. Il portavoce dello Sceriffo, Marvin Jaramilla, sostiene che «Tutto fa pensare che la bambina sia nata in una clinica o un ospedale» e, riguardo l’abbandono della piccola, aggiunge: «Alcuni genitori di neonati possono trovarsi in situazioni estremamente difficili. Purtroppo accade che i bambini vengono maltrattati o abbandonati dai genitori che non si sentono pronti o in grado di crescere un bambino. C’è peraltro da dire che a Los Angeles è vigore il programma ‘Baby safe surrender’ proprio per evitare pericoli per i neonati non desiderati. Il piano prevede che, entro 72 ore dalla nascita, le neomamme che non vogliono tenere con sé i propri piccoli possano consegnarli in ospedale o in una stazione dei vigili del fuoco».
Se a Los Angeles esiste il Baby safe surrender in Italia esistono, invece, le babybox, una sorta di Ruota degli Esposti dove le mamme possono lasciare i loro bimbi al momento della nascita, senza dare alcuna motivazione della loro scelta.
E voi unimamme cosa ne pensate del fatto che ancora oggi, in un mondo “civilizzato”, si possa arrivare ad abbandonare un figlio?
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