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Categoria Salute e benessere bambini

Bambini “stressati”: 6 consigli “scientifici” ai genitori per aiutare i figli

Published by
Valentina Colmi

Nessuno vuole un bambino stressato. Lo stress è contagioso e può avere delle conseguenze per la salute a lungo termine. Quando un bambino è stressato ci sono alti livelli di un ormone, il cortisolo, che può modificare il comportamento e provocare a lungo andare delle alterazioni del cervello e diminuire l’aspettativa di vita.

Stress nei bambini: qualche consiglio per i genitori

Molte ricerche hanno dimostrato che il ruolo dei genitori è fondamentale: i genitori con un alto livello di sensibilità tendono ad avere figli con un livello di cortisolo inferiore.

Mamma e papà fanno la differenza, quindi. Ma come funziona? E come posso diventare degli educatori più in sintonia e meno stressati? Qui ci sono dei punti di fondamentale importanza.

1- Offrite molto affetto fisico, ma prestate attenzione a ciò che i vostri bambini amano e cosa no. 

Il contatto fisico scatena il rilascio di molte reazioni chimiche nel cervello, inclusa l’ossitocina (chiamata anche “l’ormone dell’amore”) e oppiodi endogeni (annientatori naturali del dolore). Essi hanno un effetto rilassante e aiutano a stoppare la produzione di cortisolo.

Però c’è anche una cosa che bisogna tenere a mente: essere toccati può anche produrre irritazione, fastidio o la sensazione di essere sopraffatti. Alcuni esperimenti per esempio hanno suggerito che i bambini non amano la sensazione di una piccola carezza: preferiscono un tocco più deciso.

I bambini inoltre potrebbero trovare stressante essere toccati fuori dal contesto amicale a cui è abituato. Negli esperimenti sui bambini appena nati, i neonati hanno mostrato una flessione del cortisolo quando sono stati “stropicciati” da una persona che li ha mossi, mantenuto un contatto visivo e che ha parlato loro con un tono calmo. Ma quando sono stati “stropicciati” in silenzio – senza movimenti o contatto visivo – il livello del cortisolo è aumentato.

Di conseguenza bisogna adattarsi alle preferenze dei bambini. Qualche volta i bambini si sentono sovra-stimolati e hanno bisogno di rilassarsi e noi causiamo dello stress se non rispettiamo i loro desideri. In uno studio, i ricercatori hanno guardato le madri e i bambini giocare insieme e hanno notato se la madri o meno coglievano i segnali di quando i bimbi volevano essere toccati: quando i bimbi ricevevano una stimolazione non voluta, i livelli di cortisolo aumentavano.

2- Pensate come un bambino.

E’ difficile da immaginare. Quand’è stata l’ultima volta in cui ci si è sentiti vulnerabili, dipendenti, immobilizzati e incapaci di comunicare con il linguaggio? Prima però si comprende la prospettiva del tuo bambino, migliori saranno le chances di ridurre lo stress.

Prendiamo ad esempio il momento del bagno: preparate prima tutto e poi svestite il bambino per metterlo nell’acqua oppure prima lo svestite e poi preparate la vasca? Nel secondo caso, potreste aumentare lo stress del bambino che si irrita mentre aspetta che l’acqua sia alla giusta temperatura.

I genitori possono evitare un’intera serie di effetti negativi risolvendo quelli che possono essere delle piccole difficoltà dei bambini e cambiare le loro tattiche. Se l’irritazione del bambino vi confonde, prova a chiedere aiuto ad un professionista esperto.

Child psychologist with a little girl

3- Non sottostimate la capacità dei vostri figli di leggere e riflettere le vostre emozioni negative. 

Quando si è distratti, preoccupati o depressi si pensa che i bambini non lo notino, ma le ricerche dicono il contrario. Gli studi mostrano che i bambini – soprattutto quelli appena nati – si stressano quando chi si prende cura di loro non è presente emotivamente. A 6 mesi molti bambini possono distinguere tra un linguaggio del corpo felice e arrabbiata e molti sembrano essere particolarmente sensibili a una ostilità pregressa.  I bambini esposti a segni o a suoni di rabbia, diventeranno adulti con dei problemi di gestione dello stress.

Un altro esperimento ha dimostrato che i bambini possono individuare i segni dello stress anche quando questo non riguarda loro. I ricercatori hanno separato le madri dai bambini e alle mamme è stato chiesto di parlare in pubblico. Alcune avevano una versione del compito più stressante, altre invece più facile. Al termine del compito, i ricercatori hanno riunito i bimbi con le madri ed è risultato che i bimbi con un più alto livello di stress erano quelli con le madri più stressati.

4- Incoraggiate il bambino a comunicare a tu per tu, ma non forzarlo. 

I bambini traggono giovamento quando li si tratta come compagni di conversazione, ascoltando le loro emozioni, rispondendo alle loro domande e offrendo supporto quando sono stressati. Si tratta di tattiche che i bambini imparano e che copieranno per avere una sana e sicura relazione futura. Ancora una volta, però, i bambini si possono sentir sopraffatti dalla comunicazione faccia a faccia. Se il volto del genitore è troppo vicino o semplicemente il bambino ne ha abbastanza della “conversazione”, lasciamolo stare.

5- Allontanate lo stress.

I bambini preferiscono essere portati in giro per casa per calmarsi: alcuni esperimenti hanno infatti dimostrato che i bimbi piccoli abbassano i battiti del cuore e smettono di piangere quando sono tenuti in braccio da un adulto che cammina.

6- Rendetevi emozionalmente disponibili alla messa a letto. 

Per gran parte della storia umana, i nostri antenati hanno dormito assieme ai loro bambini, per questo non c’è da stupirsi se i bimbi trovano stressante essere lasciati soli nel buio. E’ proprio in questi casi che si alzano i livelli di cortisolo, anche se usiamo una routine per la nanna e rimangono comunque relativamente calmi. E’ stato infatti osservato che quando le madri svolgono le normali attività della famiglia nella messa a letto dei bimbi con calma, i bimbi hanno minore livelli di cortisolo.

E voi unimamme, conoscevate tutti questi risultati di ricerche? Voi fate tutto ciò?

Valentina Colmi

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