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Categoria News

A una bambina in fin di vita staccano le macchine, ma accade un “miracolo”

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, oggi vogliamo raccontarvi una storia veramente incredibile, quella di una bambina a cui è stata diagnosticata una terribile malattia.

A 14 mesi, la piccola Bella ha cominciato a perdere dei ciuffi di capelli. La piccina non riusciva nemmeno a rimanere seduta sul seggiolone e così la mamma l’ha portata in ospedale dove i medici non sono riusciti a venire a capo della sua malattia.

A una bambina in fin di vita staccano le macchine ma lei sopravvive

Le hanno diagnosticato l’asma e le hanno dato un inalatore, dal momento che soffriva anche di infezioni al petto. Durante una vacanza con la famiglia però le sue condizioni sono peggiorate e al ritorno è stata portata in ospedale dove i medici hanno fatto alcuni test e hanno stabilito che le sue gambe praticamente non funzionavano più.

Bella pareva aver perso tutte le sue forze e così è stata messa sotto ventilazione artificiale. Una tac ha mostrato anomalie su entrambi i lati del suo cervello.

Alla famiglia della piccina è stata data la notizia più temuta: Bella aveva una malattia terminale.

“Ci hanno detto, per ben 3 volte, che non sarebbe sopravvissuta così ci sedevamo ogni giorno al suo capezzale pregando” ha riferito la mamma.

I medici però li hanno avvisati che in passato avevano avuto il caso di un bambino con un problema simile a quello di Bella che era stato trattato con iniezioni di vitamina H.

Così la famiglia ha tentato anche questa strada. Dopo qualche giorno hanno provato a estubare la piccina, ma non ci sono riusciti.

“I medici non volevano che ci attaccassimo alla speranza perché secondo loro si trattava di una malattia mitocondriale e non di una carenza di Biotinidase”. 

Purtroppo le condizioni di Bella non accennavano a migliorare e alla famiglia è stato comunicato di prepararsi a dirle addio.

“Continuavo a pensare: perché noi? Era una cosa da spezzare il cuore perché vedevi piangere membri della famiglia che non avevi mai visto piangere prima”.

Ora mi sento in colpa per aver portato i membri della mia famiglia a dirle addio, ma non potevo saperlo allora. Non dimenticherò mai il momento in cui ho dovuto dire addio a mia figlia“.

La famiglia ha deciso di prenderle le impronte dei piedi come ricordo.

Infine hanno scattato un’ultima foto ricordo con il fratello maggiore Bobby e poi hanno staccato le macchine che tenevano in vita la piccola.

Mezz’ora dopo i valori dell’ossigeno erano di nuovo al 100% e la piccola aveva cominciato a tirare calci e a gridare.

La mamma commenta così: “è stato straordinario, come se avessimo vinto la lotteria. Lei ha reso la nostra famiglia completa e ora è favoloso vedere quanto sta bene. Quando dice “mamma” mi fa sciogliere il cuore”.

La malattia di Bella poteva essere gestita con le medicine e ora Bella deve prendere 4 pastiglie al giorno.

“Dal giorno in cui ci hanno detto che sarebbe sopravvissuta non ho più pianto. Le mie emozioni si sono gelate perché ho pianto così tanto durante questo periodo tanto traumatico che non ho più altro da dare”.

Il completo ricovero di Bella però non era certo. I medici non potevano assicurare che avrebbe ricominciato a parlare o camminare.

Ora Bella sta imparando a parlare e cammina persino” assicura mamma Francesca. La bambina è solo 8 mesi indietro rispetto allo sviluppo dei coetanei ma i medici sono speranzosi che ce la farà a recuperare.

“Il suo corpo stava lentamente cessando l’attività ma lei è una forte, piccola combattente. La vita non è mai normale per noi adesso ma cambi la percezione di cosa sia normale, è straordinario, come se avessimo vinto al lotteria”.

Le ultime notizie della famiglia risalgono a prima di Natale, quando tutti si stavano preparando per la ricorrenza.

“Bella ama Babbo natale, quindi ci stiamo preparando a festeggiare il Natale che non pensavamo avremmo avuto 6 mesi fa”.

Il fratello maggiore di Bella è stato testato per lo stesso disordine genetico della sorellina ed è risultato negativo. Anche i genitori si sono sottoposti ad analisi per vedere se fossero portatori del gene.

“Sembra surreale vedere tua figlia giacere lì e tu impotente, senza poter fare nulla. Ho tenuto la sua mano sapendo che sarebbe stato il suo ultimo respiro” ha riferito il papà ho sentito la sua mano cadere ma in seguito ha cominciato a stringere il mio dito. Ha cominciato a muoversi da sola e le macchine a suonare”.

Per fortuna tutto è andato a finire bene per questa famiglia e Bella ha potuto trascorrere le festività circondata dall’amore dei suoi cari.

Unimamme forse ricorderete la storia del bimbo di 3 settimane a cui sono state staccate le macchine che lo tenevano in vita e che poi si è salvato.

Non è una storia simile a quella di Bella?

Maria Sole Bosaia

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