È una consuetudine ormai consolidata, soprattutto dopo i quaranta anni, per le donne sottoporsi con cadenza annuale a visita ginecologica per prevenire qualsiasi genere di problema e patologie che potrebbero, altrimenti, essere molto pericolose per le donne. Secondo alcuni studiosi americani, però, non sarebbe indispensabile farlo ogni anno. Ecco quanto sostengono.
Secondo uno studio pubblicato negli Annals of Internal Medicine non sarebbe necessario sottoporsi a visita ginecologica con cadenza annuale e questo perchè alcuni ricercatori hanno controllato un’infinità di esami pelvici condotti tra il 1946 e il 2014 concludendo che non esiste alcuna riduzione della “frequenza percentuale dell’incidenza di una malattia nell’area pelvica o della mortalità tra le donne”.
Dopo tale studio che ha un po’ ribaltato quanto, invece, sostenuto dalla stragrande maggioranza dei ginecologi, alcuni medici internisti dell’American College of Physicians hanno realizzato una serie di indicazioni mettendo in evidenza, addirittura, che gli esami pelvici potrebbero fare insorgere in alcune pazienti “inutili preoccupazioni come ansia, disagio, dolore e imbarazzo, soprattutto nelle donne che hanno una storia di abuso sessuale alle spalle”.
Secondo i medici internisti dell’Università della California-San Francisco, George Sawaya e Vanessa Jacoby, l’esame pelvico, ovvero la visita ginecologica «è diventata quasi più un rituale che una pratica basata sull’evidenza scientifica». Il dottor Sawaya aggiunge, poi, «che la routine dell’esame pelvico è una tale pietra miliare della ginecologia tanto che è difficile rintracciarne le sue origini nel tempo» nonché i suoi iniziali presupposti di prevenzione.
C’è, però, chi sostiene l’importanza dell’esame pelvico come il dottor John C. Jennings, presidente dell’ACOG, l’American College di Ostetricia e Ginecologia che dice: «Continuiamo a sollecitare le donne a farsi visitare annualmente. Una visita annuale a una donna sana può aiutare i medici a promuovere stili di vita sani e continua ad essere uno strumento utile per indagare su patologie come l’incontinenza e la disfunzione sessuale».
È, dunque, difficile a questo punto comprendere quale sia la verità certo è, però, che le donne si sottopongono a visita ginecologica sempre con ansia e preoccupazione e che, soprattutto quelle che hanno subito abusi sessuali, soffrono fisicamente durante la visita tanto che, molto spesso, desistono dal farlo.
Nel 2012 United States Preventive Services Task Force e l’American Cancer Society avevano già sottolineato che l’esame pelvico è sicuramente l’ultimo esame utile per la prevenzione ricordando, invece, l’importanza del pap test da fare ogni tre anni.
E voi unimamme come affrontate l’esame pelvico? Ricordate che, al di là di quanto sostenuto dalle due opposte correnti di pensiero, essere donna significa anche pensare alla salute, non dimenticatelo mai per cui, come sostiene un antico adagio, melius abundare quam deficere ovvero meglio abbondare che scarseggiare.
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