La mamma, Tania Laura Egitto, ha infatti dato l’annuncio su Facebook il 9 gennaio con un post che ha ricevuto tantissime condivisioni, a testimonianza che molte sono le persone giustamente vicine alla famiglia:
Eccomi qui, con accanto il mio miracolo, il dono prezioso che Dio e la Madonnina insieme alla mia Nicole mi hanno concesso, la mia, la nostra salvezza. La guardo nella sua perfezione, i suoi occhi grandi guardano i miei e mille emozioni mi travolgono. La mia Victoria Maria..Victoria perché è ciò che rappresentano le mie bambine preziose, legate per sempre da un Amore infinito, Maria perché la Preghiera verso la Madonnina in questi mesi mi ha aiutato tanto.
Ieri è stato il giorno della nostra rinascita..adesso non possiamo più permetterci giorni tristi, ma con più forza continueremo a chiedere giustizia per la nostra piccola Nicole, il nostro primo amore..che non smetterà mai di mancarci.
Ci tengo a ringraziare la mia ginecologa Silvana Campione che mi ha seguito da inizio gravidanza fino al parto in maniera eccezionale con la massima attenzione, il professore Paolo Scollo e tutta la sua equipe in sala parto con me.
E un grazie a chi con affetto amore ci sostiene sempre.
💖💖💖Nicole e Victoria Maria 💖💖💖
Nel frattempo, a dare soddisfazione a questa famiglia, sono state chiuse le indagini relative al decesso della bambina che tanto fece scalpore in Italia.
Gli indagati sono risultati essere sei: la ginecologa Maria Ausilia Palermo, il neonatologo Antonio Di Pasquale e l’anestesista Giovanni Gibiino, accusati, attraverso una condotta gravemente colposa, di aver causato la morte della piccina nel febbraio del 2015.
La ginecologa infatti non avrebbe effettuato il monitoraggio del feto durante il travaglio, elemento che avrebbe potuto evitare la sofferenza fetale accaduta durante il parto cesareo. Il neonatologo e l’anestesista invece non avrebbero agito con l’adeguata prontezza aumentando la sofferenza respiratorio della piccola e causandone quindi il decesso.
Ad aggravare le già pesantissime accuse c’è anche la contestazione del reato di falso ideologico, poiché Di Pasquale e Gibiino avrebbero annotato valori discordanti con le reali condizioni di Nicole, idem per i vari interventi rianimatori.
Ma non finisce qui in questo bruttissimo caso di malasanità italiana. Anche la ginecologa Palermo e dell’ostetrica Valentina Spanò avrebbero imbrogliato circa il battito cardiaco rilevato sulla neonata.
Infine Danilo Audibert e Fabrizio Paglia, direttore Sanitario e Infermiere Responsabile di Sala Operatoria sono accusati di favoreggiamento personale e false dichiarazioni relative alla presenza del kit di rianimazione neonatale che era assente.
Sempre alla ginecologa Palermo è stato contestato anche il delitto di lesioni personali a Tania Laura Egitto, mamma di Nicole. La dottoressa infatti le aveva lasciato addosso una garza causandole un’infezione.
Unimamme, noi speriamo davvero che ai genitori di Nicole il 2016 porti un po’ di serenità grazie alla nascita di questa piccina.
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