Situazione sempre più allarmante nella Terra dei fuochi: secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, aumentano le morti per tumore tra i più piccoli. Nei 55 comuni nelle province di Napoli e Caserta sottoposti a monitoraggio i decessi superano la media nella fascia d’età 0-14 anni.
I Comuni che formano le province di Napoli e Caserta sono tristemente noti come la Terra dei fuochi per lo smaltimento illegale di rifiuti tossici da parte di aziende che trattano prodotti chimici, metalli, gomme etc.. Una storia risaputa lungo tutta la Penisola e descritta anche dallo scrittore Roberto Saviano in “Gomorra” e magistralmente trasposto in film dal regista Matteo Garrone dal titolo omonimo al libro. Tutti sanno, anche i media di intrattenimento hanno fatto la loro parte, e tuttavia le istituzioni sembrano latitare o, nel migliore dei casi, sembrano impotenti, davanti allo scempio di uno dei territori più belli d’Italia.
Mettendo da parte critiche e facili moralismi, rimangono i dati con la loro crudezza. E ci dicono che è aumento il numero delle morti nella fascia d’età che va dai 0 ai 14 anni nei 55 comuni oggetto di monitoraggio e che occupano le province citate ad inizio articolo. Loredana Musmeci, direttrice del dipartimento Ambiente e prevenzione dell’Istituto Superiore di Sanità e prima firmataria del rapporto in questione che per la prima volta ha fatto un focus sulla salute dei bambini. Ci tiene a specificare che sono dati da approfondire, ma l’allarme c’è.
Le patologie oggetto di studio sono state vagliate utilizzando tre indicatori:
Risulta una mortalità in eccesso rispetto alla media regionale, in entrambe i Comuni dove si sviluppa la famigerata Terra dei fuochi:
queste le neoplasie maggiormente presenti. Ma l’incidenza maggiore va a toccare i bambini, un eccesso di ricoveri nel primo anno di vita per tutti tumori, e nella fascia 0-14 anni un eccesso di tumori che colpiscono il sistema nervoso centrale. Inoltre, sempre l’Istituto Superiore di Sanità, rileva un aumento di nascite con malformazioni.
A colpire profondamente la salute infantile è anche la notevole deprivazione socioeconomica che in queste aree raggiunge livelli da terzo mondo, va a sé che nelle zone più depresse i bambini sono molto più vulnerabili. Parliamo della scoperta dell’acqua calda ma è giusto sottolinearlo per avere un quadro più completo possibile dell’Inferno in Terra che vivono questi bambini. Molto probabilmente Dante Alighieri se fosse vissuto ai nostri giorni avrebbe avuto di che ispirarsi per il suo di Inferno, e con Virgilio avrebbe potuto incontrare qualche anima dannata direttamente in terra campana.
Le raccomandazioni di chi conosce questa drammatica situazioni sono sempre le stesse ma val la pena ricordarle, cari Unigenitori, e chiedere al Governo soluzioni operative immediate per bonificare e decontaminare le due province e dare garanzie sanitarie ai cittadini.
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