Ma se ci fosse un modo per augurare buonanotte a tutto il suo corpo?
Buonanotte a tutti è una tenera e lunga filastrocca in cui, piano piano, si da la buonanotte a tutti le parte del corpo dei bambini. Fronte, occhi, pancia, ginocchio, persino nei e lingua, piano piano si percorre tutto il corpo, concludendo con un saluto generale, un saluto al bambino.
Buonanotte a tutti è un libro realizzato da Giuseppe Mazza e Anna Cairanti, edito da Clavis Prima Infanzia. Il libro è completamente realizzato in cartone, rendendolo perfetto anche per i bambini più piccoli. La sua particolarità più grande è sicuramente quella di essere composto interamente da fotografie, senza illustrazioni o testo stampato.
Ogni pagina, infatti, è composta da una fotografia dove vengono immortalati alcuni bambini non visibili in volto. Giacciono teneramente addormentati, posizionati al limite della foto, per far focalizzare l’attenzione non su di loro ma sulla parte del corpo di cui si sta parlando nella filastrocca. Accanto alla parte anatomica sono disposte delle lettere ritagliate da cartoncini colorati, che formano la strofa della storia. Tutti questi elementi sono posizionati su un piano scuro che, anche se a prima vista può sembrare troppo cupo per un libro per bambini, in realtà fa risaltare perfettamente i colori accesi della lettere della storia, evitando di distogliere l’attenzione con elementi superflui, oltre che a richiamare l’ambiente notturno del momento della buonanotte.
Al termine del libro, infine, viene riproposta la filastrocca nella sua interezza, in un unica pagina, in modo da poterla cantare e dargli il giusto ritmo, accompagnando dolcemente i bambini nel sonno ristoratore.
Il libro è adatto già per i bambini con solo pochi mesi, per la sua musicalità e la consistenza del libro, assumendo sempre più importanza man mano che si raggiunge l’anno di età, aiutando il bambino a conoscere e riconoscere il suo corpo e le parti che lo compongono.
Per i genitori è un libro visivamente bello da vedere ma sopratutto, gli dona lo spunto per instaurare un rapporto tattile con il figlio. Accarezzare, solleticare, toccare le parti che vengono raccontate, creando un momento d’intimità tra un genitore e il suo piccolo.
Perché addormentarsi è sempre un momento difficile, sia per un genitore che per un figlio. Una separazione silenziosa, in cui ci sente un po’ soli e abbandonati. Ogni genitore cerca di dire al suo piccolo che il giorno dopo sarà ancora lì al suo fianco, pronto a guidarlo e accompagnarlo per un altro giorno. Una bella buonanotte diventa la giusta promessa di ritrovarsi il mattino dopo.
E voi come date la buonanotte ai vostri figli? Se ma ne aveste bisogno scoprite i 9 consigli per mettere a letto i vostri bimbi.
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