Unimamme, oggi vogliamo raccontarvi la storia di Jess Fairclough, una ragazza che ha combattuto coraggiosamente contro il cancro.
“Tracey sapeva che c’era qualcosa che non andava perché Jess non era se stessa, era sempre stanca, così l’ha portata da un dottore e poi di corsa alla Alder Hey” ha dichiarato un’amica.
La ragazza è stata subito ammessa in ospedale, mentre la mamma e il papà sono sempre rimasti al suo fianco. La diagnosi è stata tremenda: Jess aveva un rabdomiosarcoma con poche possibilità di sopravvivere più di un paio di mesi, ma i genitori hanno deciso di non comunicarglielo.
“Lei è rimasta molto positiva. Quando ha perso i capelli ha comprato una parrucca rosa e badava ai bambini più piccoli in reparto. Era sempre molto creativa, ha scritto una canzone intitolata Alder Hey Blues che ha fatto cantare a tutti. Era così forte e coraggiosa in tutto”.
Jess ha trascorso il suo diciottesimo compleanno alla Alder Hey chiedendo ai genitori 125 sterline perché quella era la cifra di cui aveva bisogno una ragazza senzatetto della sue età per divertirsi per tutta una settimana.
“Lei ha calcolato cosa mangiavano, dove avrebbero fatto acquisti, tutto”.
Più tardi si è scoperto che il cancro si era esteso al midollo osseo.
Quindi Jess ha saputo che le rimanevano solo pochi giorni da vivere. La mamma ricorda che la figlia ha detto “non preoccuparti mamma, non tutti quanti devono vivere a lungo, ma va bene così”.
Prima di morire Jess ha scritto una lista delle cose che erano davvero importanti in quel momento:
Queste cose rendono felici e credo che questo sia il segreto della vita: essere felice, creare delle cose, essere il più buoni possibile con il prossimo.
Al funerale di questa ragazza c’erano ben 600 persone.
“C’erano pullman di ragazze della sua scuola, persone che nemmeno conoscevamo che parlavano di come fosse adorabile e di quanto li avesse aiutati” ha raccontato l’amica Liz.
Dopo la sua morte la mamma ha creato una pagina JustGiving in sua memoria dove sono state raccolte 5 mila sterline in due settimane. I suoi amici poi hanno organizzato una gara di crossfit in sua memoria.
Unimamme, in passato un’altra ragazza, la piccola Athena, aveva lasciato parole di conforto ai suoi cari.
Voi vi siete commosse per la storia di Jess e il suo coraggio?
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