Dopo alcuni incidenti, i supereroi sono costretti da una legge a rinunciare alle loro imprese e relegarsi a una vita “normale”. Bob ed Helen Parr, ex supereroi, vivono così una vita ordinaria, con i figli Violet, Flash e Jack-Jack, anche loro dotati di superpoteri.
La frustrazione di non poter vivere come vorrebbe riempie le giornate di Bob, fino a quando viene chiamato a una missione supersegreta su un’isola misteriosa. Sognando di poter rivivere le sue vecchie glorie come Mr. Incredibile, Bob parte felice e trepidante. Ma non tutto è come appare e Bob avrà bisogno dell’aiuto della sua famiglia per compiere un’impresa eroica.
Se vi ha incuriosito la trama, qui potete vedere il trailer.
Il tema principale del film Gli Incredibili, realizzato da Pixar, è sicuramente il problema dell’identità. Tutti i membri della famiglia, vivono una situazione di conflitto tra come appaiono e ciò che sono realmente. Come singoli individui:
L’unica che si trova a suo agio con la nuova identità è Helen, che reputa la sicurezza della famiglia più importante della propria felicità.
I componenti cercano di supportarsi a vicenda, in quella società che non li vuole come realmente sono. Sono un gruppo che insieme riesce a sopravvivere alle difficoltà di tutti i giorni, ma che non è felice. Allo stesso tempo, se ognuno di loro, singolarmente, assecondasse la propria natura, non riuscirebbe comunque a raggiungere una soddisfazione sociale, poiché troppo egoistica. La famiglia Parr riesce a essere finalmente felice quando, ascoltando i desideri di ogni singolo membro, asseconda e indirizza capacità e desideri di ognuno, come gruppo familiare.
Noi unigenitori possiamo affrontare l’analisi della famiglia Parr sia dal nostro punto di vista che da quello dei figli.
Bob ed Helen guidano e si relazionano con la famiglia in modo diverso:
I genitori non dovrebbero annullarsi per i propri figli. La vita cambia quando diventi genitore, acquisisci il ruolo di padre e madre, ma non perdi tutto ciò che sei e sei stato. Bisognerebbe valorizzare questa identità del genitore, perché un figlio cresce e si modella proprio sulle nostre esperienze passate e presenti. Se non abbiamo noi un identità precisa, come possiamo pretendere che i nostri figli se ne costruiscano una? Senza considerare che la continua repressione del nostro essere o la costante ricerca di assomigliare a un modello sociale prestabilito, che forse non ci appartiene, non può che portarci all’infelicità e all’insoddisfazione costante. Quali valori possiamo passare ai nostri figli in questo stato mentale?
I figli, dall’altro lato, non si sentono compresi e valorizzati:
Abbiamo quindi dei figli che non riescono a comunicare con i propri genitori o, per meglio dire, dei genitori che non riescono ad ascoltare i propri figli, che avrebbero bisogno di essere aiutati alla comprensione e all’accettazione di sé stessi, guidati nelle difficoltà e valorizzati nelle loro capacità specifiche.
Il film Gli Incredibili può insegnarci molte cose sotto vari punti di vista. L’insegnamento più importante, però, è quello di accettare la nostra identità e viverla come famiglia. Da singolo a coppia cambia lo stile di vita: si pensa e si ragiona in due. Ma con l’arrivo dei figli, i punti di vista si moltiplicano e complicano. La soluzione non sta né nell’individualismo, ognuno fa ciò che vuole, né nella dittatura, un unico membro che decide per tutti. La via migliore è quella della condivisione e comprensione, affinché ognuno abbia la possibilità e il piacere di partecipare alla crescita e al viaggio del nucleo familiare, con i propri pensieri e la propria identità. Perché ognuno è speciale, e come tale merita di essere ascoltato e valorizzato.
Vi abbiamo incuriosito e non avete ancora visto questo film, ecco intanto per voi il trailer.
E i vostri figli, unigenitori, che qualità hanno? E come li valorizzate? Raccontatecelo!
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