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“Gli Incredibili”: l’importanza dell’identità nella famiglia (VIDEO)

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Andrea Mondati

Una famiglia è composta da individui differenti, con desideri, aspettative, sogni e capacità. Nonostante ci si riferisca alla famiglia come un’entità unica, in realtà è formata dall’unione di differenze e similitudini. Si forma un’identità collettiva, che da forza al gruppo e permette di raggiungere obiettivi comuni, ma che può andare a svantaggio dell’identità del singolo. La giusta convivenza si basa su una via di mezzo. Questo è ciò che ci racconta il film Gli Incredibili.

Dopo alcuni incidenti, i supereroi sono costretti da una legge a rinunciare alle loro imprese e relegarsi a una vita “normale”. Bob ed Helen Parr, ex supereroi, vivono così una vita ordinaria, con i figli Violet, Flash e Jack-Jack, anche loro dotati di superpoteri.

La frustrazione di non poter vivere come vorrebbe riempie le giornate di Bob, fino a quando viene chiamato a una missione supersegreta su un’isola misteriosa. Sognando di poter rivivere le sue vecchie glorie come Mr. Incredibile, Bob parte felice e trepidante. Ma non tutto è come appare e Bob avrà bisogno dell’aiuto della sua famiglia per compiere un’impresa eroica.

Se vi ha incuriosito la trama, qui potete vedere il trailer.

Il tema principale del film Gli Incredibili, realizzato da Pixar, è sicuramente il problema dell’identità. Tutti i membri della famiglia, vivono una situazione di conflitto tra come appaiono e ciò che sono realmente. Come singoli individui:

  • Bob sogna di essere ancora essere un supereroe,
  • Violetta non vorrebbe avere quei poteri
  • mentre Flash desidera spiccare sulla “normalità” degli altri compagni.

L’unica che si trova a suo agio con la nuova identità è Helen, che reputa la sicurezza della famiglia più importante della propria felicità.

I componenti cercano di supportarsi a vicenda, in quella società che non li vuole come realmente sono. Sono un gruppo che insieme riesce a sopravvivere alle difficoltà di tutti i giorni, ma che non è felice. Allo stesso tempo, se ognuno di loro, singolarmente, assecondasse la propria natura, non riuscirebbe comunque a raggiungere una soddisfazione sociale, poiché troppo egoistica. La famiglia Parr riesce a essere finalmente felice quando, ascoltando i desideri di ogni singolo membro, asseconda e indirizza capacità e desideri di ognuno, come gruppo familiare.

Noi unigenitori possiamo affrontare l’analisi della famiglia Parr sia dal nostro punto di vista che da quello dei figli.

Bob ed Helen guidano e si relazionano con la famiglia in modo diverso:

  • Mr. Incredibile ha deciso di accantonare tutti i suoi sogni per la sopravvivenza. Questa decisione, però, gli è stata imposta e lo porta ad essere infelice, portando sia a una crisi coniugale che a una rottura con i figli
  • Helen, allo stesso tempo, ha messo da parte la sua vera identità per il bene della famiglia, la sua preoccupazione principale. Questo atteggiamento iperprotettivo nei confronti di tutti i familiari, la porta a un progressivo distacco e isolamento nei confronti degli altri, rendendola comunque infelice.

I genitori non dovrebbero annullarsi per i propri figli. La vita cambia quando diventi genitore, acquisisci il ruolo di padre e madre, ma non perdi tutto ciò che sei e sei stato. Bisognerebbe valorizzare questa identità del genitore, perché un figlio cresce e si modella proprio sulle nostre esperienze passate e presenti. Se non abbiamo noi un identità precisa, come possiamo pretendere che i nostri figli se ne costruiscano una? Senza considerare che la continua repressione del nostro essere o la costante ricerca di assomigliare a un modello sociale prestabilito, che forse non ci appartiene, non può che portarci all’infelicità e all’insoddisfazione costante. Quali valori possiamo passare ai nostri figli in questo stato mentale?

I figli, dall’altro lato, non si sentono compresi e valorizzati:

  • Violetta cerca un canale di comunicazione con i genitori, cercando di spiegare una situazione che non riesce ad accettare. Non si piace, non gli piacciono i suoi poteri e questo la porta a non essere sicura delle sue capacità e, di conseguenza, a non integrarsi
  • Flash, al contrario, è sicuro delle proprie doti e vorrebbe intraprendere una strada che lo porti a spiccare sugli altri, ma viene costantemente tenuto sotto controllo dalla mamma, che percepisce il pericolo di un simile atteggiamento.

Abbiamo quindi dei figli che non riescono a comunicare con i propri genitori o, per meglio dire, dei genitori che non riescono ad ascoltare i propri figli, che avrebbero bisogno di essere aiutati alla comprensione e all’accettazione di sé stessi, guidati nelle difficoltà e valorizzati nelle loro capacità specifiche.

Il film Gli Incredibili può insegnarci molte cose sotto vari punti di vista. L’insegnamento più importante, però, è quello di accettare la nostra identità e viverla come famiglia. Da singolo a coppia cambia lo stile di vita: si pensa e si ragiona in due. Ma con l’arrivo dei figli, i punti di vista si moltiplicano e complicano. La soluzione non sta né nell’individualismo, ognuno fa ciò che vuole, né nella dittatura, un unico membro che decide per tutti. La via migliore è quella della condivisione e comprensione, affinché ognuno abbia la possibilità e il piacere di partecipare alla crescita e al viaggio del nucleo familiare, con i propri pensieri e la propria identità. Perché ognuno è speciale, e come tale merita di essere ascoltato e valorizzato.

Vi abbiamo incuriosito e non avete ancora visto questo film, ecco intanto per voi il trailer.

E i vostri figli, unigenitori, che qualità hanno? E come li valorizzate? Raccontatecelo!

Andrea Mondati

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