“Il bello di essere mamma”: un film sulla bellezza della maternità (VIDEO)

MotherhoodLa vita di una mamma può essere complicata. Corse, preoccupazioni, pensieri e impegni riempiono la giornata, costringendo alle volte a dividersi tra casa e lavoro. Difficile trovare del tempo per sé stesse, ma se nel caso riusciste a ricavare un paio d’ore per un film, vi consigliamo di guardare Motherhood, perché c’è sempre chi sta peggio.

Eliza Welch vive a Manhattan con un marito che tende a dimenticare le cose e due figli, Lucas di 2 anni e Clara che quel giorno ne compirà 6.

Eliza vive una giornata tipica, divisa tra

  • la passeggiata del cane,
  • la preparazione della colazione,
  • la sosta fuori programma alla scuola per consegnare lo zainetto dimenticato,
  • lo shopping con un’amica incinta e in crisi,
  • i problemi del traffico, le avance di un giovane attraente,
  • i preparativi per la festa di compleanno

e tutte le piccole fatiche quotidiane che ogni mamma deve affrontare ogni giorno. In tutto questo, trovare anche il tempo di scrivere un articolo per un concorso, per tentare di tornare scrittrice come un tempo.

Gustatevi il trailer del film.

Motherhood, Il bello di essere mamma è un film del 2009 della regista Katherine Dieckmann, interpretato da Uma Thurman. Il film fu un flop a livello mondiale, nonostante fosse realizzato e interpretato bene. A livello tecnico, nulla riesce a giustificare il disastro degli incassi che il film fece: negli Stati Uniti, infatti, il film fece incassare solamente 40mila dollari, mentre in Gran Bretagna, nel primo weekend di programmazione incasso solamente 88 sterline, pari a 12 spettatori.

Ma quindi cosa può aver causato un simile disastro?

Probabilmente l’errore sta nel non aver considerato, in fase di scrittura della trama, le emozioni e lo stato mentale del pubblico che avrebbe potuto vedere il film. Motherhood, infatti, scorre, nonostante le difficoltà vissute dalla protagonista, come un fiume tranquillo. Descrive fin troppo bene le vicissitudini delle mamme moderne. Forse le estremizza in alcune situazioni, ma manca del colpo di scena, di quel ribaltamento di situazione che porta la protagonista a passare a vittima a eroina. Dopotutto, chi vorrebbe, dopo aver passato una giornata a combattere tra pannolini, giocattoli, faccende di casa e lavoro, guardare un film che parla esattamente delle stesse cose?

Sorge quindi spontanea la domanda: ma allora perché ce lo state consigliando? Perché in qualche modo Motherhood punta un faro sulla figura della mamma, troppe volte data per scontata. Anche i bambini sono comparse durante il film, non entrano mai realmente all’interno della storia.

La vera protagonista del film è proprio la maternità, con tutte le sue gioie e dolori. E anche se all’inizio ci si può chiedere se anche noi siamo così schizzate come la nostra Eliza, alla fine prevale un sentimento di comprensione e condivisione. Ci si sente un po’ meno sole nelle difficoltà di tutti i giorni.

Perché il mestiere di mamma è il più bello e importante al mondo e come tale, si accompagna a grandi fatiche. Ma tutte queste fatiche avranno la loro ricompensa nella crescita dei nostri figli, quando diverranno dei meravigliosi uomini e donne. Nel frattempo, possiamo guardare il film e sorridere di quegli atteggiamenti così buffi e comuni in tutte le mamme. E poi, volete perdervi l’occasione di vedere una star di Hollywood come Uma Thurman combattere con rughe e cellulite?

Se poi non ne avete abbastanza noi vi lasciamo con alcune bellissime immagini sulla realtà della maternità.

E voi unimamme, come state vivendo la vostra maternità?

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