Una bambina disabile di origine cinese, Qian Hongyan, lascia tutto il mondo a bocca aperta per la determinazione e il coraggio con cui affronta la vita.
Nel 2000, quando aveva 4 anni, questa ragazza ha subito l‘amputazione delle gambe dopo un brutto incidente in cui ha rischiato di perdere la vita.
Una bambina senza gambe è diventata una grande campionessa sportiva
La sua famiglia era povera, sopravviveva a stento producendo seta. Così il nonno, per aiutarla, le ha tagliato un pallone da basket da fissare sotto il tronco in modo da consentirle di potersi muovere liberamente.
Quian veniva chiamata da tutti “la bambina palla da basket”, nel frattempo però la sua storia faceva il giro del mondo.
In seguito, grazie a delle donazioni, la piccola ha viaggiato fino a Beijing per ottenere un paio di protesi per le gambe.
Qian ha anche iniziato ad andare a scuola ma ben presto ha capito che la famiglia non avrebbe potuto continuare a sostenerla negli studi. La ragazzina ha quindi deciso di entrare a far parte del South of the Cloud, una squadra di nuoto per persone con disabilità.
All’inizio è stato molto difficile, perché per la natura della sua disabilità la ragazzina non riusciva a galleggiare.
In pochi anni però Qian ha cominciato a mietere successi di livello nazionale.
Purtroppo, nel 2011, poco prima delle qualificazioni suo nonno è morto e i suoi risultati non le hanno consentito di unirsi alla squadra nelle successive competizioni.
Dopo una breve pausa Qian è tornata ad allenarsi e a vincere medaglie. Nel 2010 ha vinto i 100 metri rana in una competizione molto importante e così la sua storia è tornata alla luce.
Lo scorso settembre poi è diventata campionessa provinciale nei 100 metri.
Questa giovane donna, con il suo esempio, ci ha mostrato come non arrendersi mai davanti alle avversità e continuare a credere nei propri sogni. E noi le auguriamo di realizzarli tutti!
Unimamme, vi ricorderete certamente anche la storia di Bailey, un bimbo affetto da paralisi cerebrale che è riuscito a portare a termine una gara di triathlon commuovendo tutti.
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