Si tratta di un provvedimento reso necessario dal fatto che il virus trasportato dalla zanzara incriminata si sta diffondendo molto in fretta in Brasile e in Polinesia che registrano un picco di bambini microcefali.
Verbali riguardanti una grave condizione neurologica chiamata Sindrome di Guillome-Barre che può portare alla paralisi sono stati evidenziati in zone in cui si è diffuso lo Zika.
Dal momento che l’area di diffusione del virus è potenzialmente molto estesa, oltre alla mancanza di vaccini, test diagnostici affidabili e che non ci sono persone immunizzate, è stato necessario rendere noto il problema.
Come riportato su CNN.com “i medici sono concordi che, dato il tipo di situazione, esistono tutte le condizioni per un’emergenza sanitaria pubblica” dichiara la dottoressa Chan, la quale aggiunge che i recenti gruppi di microcefalia e altri gravi problemi neurologici riscontrati in America Latina, dopo quelli della Polinesia del Sud nel 2014, costituiscono un’emergenza di pubblico interesse.
Bisogna sempre sottolineare però che il virus non provoca alcuna malattia letale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle Americhe, nell’ultimo anno, sono state infettate 2-4 milioni di persone.
In Brasile sono stati riportati ben 2400 casi sospetti di microcefalia solo quest’anno, mentre l’anno scorso sono stati solo 147. I medici stanno conducendo indagini su 29 casi di morte infantile.
In uno dei numerosi Stati che compongono il Brasile sono stati denunciati ben 900 casi.
Dal momento che siamo in prossimità delle Olimpiadi le fonti ufficiali si affrettano ad assicurare che i soggetti a rischio sono solo le donne incinte e che i turisti non dovrebbero avere timore di recarsi in Brasile.
Jacques Wagner, capo dello staff del Presidente Dilma ha dichiarato che se una donna non incinta e un uomo contraggono il virus Zika sviluppano gli anticorpi in pochi giorni.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa emergenza?
Noi ne approfittiamo per ricordarvi la storia di Jaxon, bimbo microcefalo che sta aiutando la scienza.
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