Anja Ringgren Loven è una donna di origine danese che vive in Nigeria ed è fondatrice dell’ African Children’s Aid Education and Development Foundation ( ACAEDF).
Per 8 mesi era sopravvissuto con gli scarti di cibo gettati dai passanti ma ormai era allo stremo delle forze.
Non appena l’ha visto Anja si è fermata per soccorrerlo nutrendolo e dandogli un po’ acqua, come testimonia la foto che ha fatto ormai il giro del mondo.
Il piccolo, a cui è stato dato il nome di Hope è stato abbandonato dalla sua famiglia perché ritenuto uno stregone e lasciato a morire di stenti.
Per fortuna ha incontrato proprio Anja, fondatrice di un’associazione che ha creato lei stessa 3 anni fa e che si occupa dei bambini trascurati e allontanati dai villaggi perché marchiati con il nome di stregoni. Alcuni vengono addirittura uccisi senza pietà dai membri della loro stessa comunità.
“Migliaia di bambini vengono accusati di essere degli stregoni, noi abbiamo visto bambini torturati, uccisi, terrorizzati” ha scritto la donna sulla sua pagina Facebook, dove documenta la sua attività con i bambini nigeriani.
Hope, portato in ospedale, è stato amorevolmente accudito dagli operatori sanitari per rimuovere i vermi dal suo stomaco e aumentare i globuli rossi nel suo sangue attraverso delle trasfusioni.
Piano piano le sue condizioni fisiche sono migliorate, come potete vedere da questa foto datata 12 febbraio.
“Hope ora è stabile. Mangia da solo e risponde bene alle medicine. Oggi ha provato a sedersi e a sorridere, è un bambino davvero forte“.
Ora Hope ha anche la forza di giocare un po’ con il figlio di Anja “non so come descriverlo a parole. Questo è ciò che rende la vita bellissima e preziosa, lascerò che a parlare siano queste immagini”.
Nello stato di Akwa Ibom state, dove si trova Hope, indicare un bimbo come stregone è ritenuto un crimine, ma purtroppo questa pratica viene perpetrata.
Stando agli ultimi aggiornamenti il bimbo ha cominciato a prendere peso e sembra più sano. Ora Anja attende che il piccino comincia a parlare “ma questo accadrà con naturalezza quando il bambino uscirà dall’ospedale e comincerà a stare con gli altri bambini”.
La storia di questo piccino abbandonato a causa di ignoranza e pregiudizi ha commosso tantissime persone e così Anja e la sua associazione hanno raccolto in soli 2 giorni 1 milione di corone danesi con cui pagare le cure di Hope e aiutare anche gli altri bambini.
“Questo denaro permetterà di dare un futuro a tutti i bambini abbandonati, ma soprattutto una speranza di vita. I finanziamenti saranno anche impiegati per edificare una sorta di clinica ospedale, salvando moltissimi bambini abbandonati dalle loro famiglie” ha aggiunto Anja. Ed infatti, i lavori sono iniziati per il nuovo orfanotrofio, con annessa clinica, come potete vedere dalla pagina Facebook della Onlus da lei fondata.
Anja, come racconta nella sua pagina, ha appena finito di girare un documentario, che si intitolerà Anja Afrika e che verrà diffuso in primavera.
Qualche tempo fa vi avevamo parlato dell’esperienza di un nostro connazionale: Andrea Caschetto, un ragazzo che ha deciso di dedicare il suo tempo ai bambini meno fortunati, cominciando un avventuroso viaggio negli orfanotrofi del mondo che ha documentato sulla sua pagina Facebook. Inoltre nemmeno un mese fa è riuscito ad aiutare una onlus a raccogliere i fondi per operare un bambino di tumore al cervello.
Ci vorrebbero più persone come Anja e Andrea, non lo pensate anche voi?
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