Care unimamme, vi abbiamo già parlato di come la composizione del latte materno cambi quando i nostri figli non stanno bene, questa volta però non vi parliamo di una ricerca, ma vi raccontiamo la storia di una mamma.
Questa mamma è abituata a tirarsi il latte la sera, prima di mettere a dormire la figlia e poi allatta a richiesta, se serve, durante la notte.
Ma a un certo punto è successo qualcosa: alle 3 di notte di un giovedì ha notato che la figlia era irritabile, congestionata e starnutiva molto, ha perciò pensato che si trattasse di sintomi di un raffreddore e quindi l’ha allattata durante la notte, ogni 2 ore circa. Al mattino poi si è nuovamente tirata il latte, come d’abitudine.
Ed è stato in quel momento che ha notato qualcosa di strano ed inatteso: confrontando le due sacche di latte tirato, quella del giovedì sera e quella del venerdì mattina, Mallory ha notato un’enorme differenza nel colore: il latte di una sacca era chiaramente bianco, l’altro invece tendeva al giallo.
Ha quindi deciso di postare la foto delle due sacche su Facebook e raccontare la sua scoperta.
Nel post ha scritto: “Non avevo mai notato differenze fino a oggi, ma guardate come il latte che ho prodotto venerdì assomiglia di più al colostro (il superlatte pieno di anticorpi e leucociti che produciamo durante i primi giorni dopo la nascita) ed è stato tirato dopo aver allattato mia figlia con il raffreddore per tutta la notte“.
Mentre alcune neomamme si sarebbero potute preoccupare per la differenza di colore, fortunatamente Mallory aveva da poco letto una ricerca che parlava di come il latte della mamma si adatti alle esigenze del bambino.
Ha infatti indicato il riferimento ad una ricerca, pubblicata nel Clinical & Transational Immunology Journale spiegando cosa riportava:
‘Uno studio del 2013 ha dimostrato che quando un bambino è malato il numero dei leucociti nel latte materno ha un picco. Il medico ha spiegato che quando un bambino ciuccia il latte, si crea un vuoto in cui la saliva del neonato si intrufola nel capezzolo della madre. Lì si ritiene che i recettori della ghiandola mammaria interpretino la saliva del neonato sulla base dei batteri e/o virus presenti e se rilevano qualcosa che non va (ossia, se il bambino è malato o sta combattendo un’infezione) il corpo della mamma cambierà la composizione immunologica del latte, adattandolo ai particolari agenti patogeni del bambino producendo anticorpi personalizzati.”
Il post con la foto è stato, ad oggi, condiviso più di 70 mila volte, a dimostrazione dell’incredibile potere del latte materno.
Infine Mallory conclude dicendo che, oltre ad essere continuamente stupita dalla perfezione del corpo umano, è felice di aver contribuito a diffondere la conoscenza sugli incredibili benefici dell’allattamento.
E voi unimamme, sapevate di questa incredibile possibilità? Avete mai notato differenza nel vostro latte a seconda della salute dei vostri figli? Raccontatecelo se vi va!
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