Secondo un detto popolare le mamme dovrebbero seguire il loro istinto per quanto riguarda i figli e la mamma Debbie Aspery può testimoniarne la veridicità.
Nel 2013 Debbie ha dato alla luce una bambina: Darciana, che non ha avuto nessun tipo di problema fino al compimento degli 11 mesi. La piccola aveva imparato a gattonare e iniziato a muovere i primi, incerti passi come tutti i bambini della sua età.
Una mamma aveva capito prima dei medici che sua figlia era molto malata
Poi, all’improvviso, qualcosa è cambiato nel dicembre del 2014, quando Darciana ha iniziato a non riuscire più ad alzarsi da terra.
I genitori l’hanno prontamente portata al pronto soccorso dove la bimba è stata medicata per un polso rotto, ma la situazione è peggiorata col proseguire delle settimane.
Darciana ha cominciato a camminare male, a inciampare, a non poter più usare il suo braccio destro.
Nonostante il consulto di numerosi medici la bambina è ulteriormente peggiorata, tanto da essere malata ogni giorno. La sua mano destra era chiusa in un pugno.
Così si sono susseguite altre visite, senza esito, mentre Darciana sviluppava anche un’infezione a un orecchio.
“L’equilibrio di Darciana si stava deteriorando e lei non aveva presa nella sua mano destra. Non era più la bimba felice e sfacciata che era stata solo pochi mesi prima e pensavo fosse depressa, è stato un incubo” ha dichiarato la donna al Gazzette live.
La bimba non riusciva più a camminare senza aiuto e, cercando i sintomi della figlia online, Debbie si è convinta che la piccina fosse affetta da paralisi cerebrale.
Così i genitori l’hanno riportata in ospedale per sottoporla ad analisi.
“Trenta minuti dopo averle fatto una tac i medici ci hanno chiamati in una stanza” ha raccontato Debbie.
I dottori hanno comunicato alla famiglia che Darciana aveva un tumore di 4 cm. “Io sono scoppiata a piangere pensando a tutti quei mesi in cui eravamo stati ignorati. Perché? Una mamma sa quando suo figlio non sta bene”.
Il fluido cerebrale accumulatosi a causa del tumore premeva sul lato destro della testa della bimba e così la piccola è stata sottoposta a un’operazione di 5 ore per rimuoverlo.
Per la famiglia tutto questo è stato un duro colpo. “Eravamo sconvolti. Tutto stava accadendo molto in fretta. Non pensavo che Darciana ce l’avrebbe fatta”.
Darciana però è sopravvissuta e ha cominciato a migliorare. Ha riacquistato la capacità di camminare e di usare il braccio destro.
Anche il modo di parlare è diventato più chiaro.
Purtroppo non è stato possibile rimuovere tutto il tumore e una piccola parte è rimasta dentro di lei.
22 ore dopo essere tornata a casa la piccola è dovuta tornare in ospedale perché si era accumulato nuovamente del fluido nel suo cervello.
A questo sono seguite altre due operazioni. In settembre si è scoperto che il tumore aveva cominciato a riformarsi e così Darciana si è sottoposta a un ciclo di chemioterapia.
“Siamo passati attraverso l’incubo di ogni genitore ma siamo stati sostenuti dalla nostra comunità locale”.
Tutti infatti si interessano sulle condizioni della bimba “Ci hanno aiutati a raccogliere soldi per i giochi da mettere nel reparto di Darciana”.
Ora Debbie si è unita alla Brain Tumor Research per aumentare la consapevolezza circa i tumori sperando che quello che è capitato a lei non capiti ad altri.
Unimamme, voi cosa ne pensate dell’istinto di questa mamma che ha insistito affinché la figlia fosse curata?
Noi vi lasciamo con la storia di una mamma speciale che combatte il cancro.