‘L’amore prima del mondo’: Papa Francesco risponde alle domande dei bambini

l'amore prima del mondo
@FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

Dopo avervi raccontato di quando ha invitato le mamme ad allattare in chiesa, o di quando ha proposto il premio Nobel per i genitori, torniamo a parlare di Papa Francesco. E’ infatti appena uscito un nuovo libro intitolato “L’amore prima del mondo“, edito dalla Loyola Press e per l’Italia da Rizzoli, un libro che raccoglie 31 delle 256 lettere e disegni inviati al Papa dai bambini sparsi nei 5 continenti, non solo cristiani.

“L’amore prima del mondo”: il libro con le risposte di Papa Francesco ai bambini

I bambini, studenti di istituzioni gesuitiche di tutto il mondo e di età compresa tra i 6 e i 13 anni, hanno posto domande o richiesto consigli e Papa Francesco ha risposto in maniera semplice e diretta.

Il titolo del libro deriva dalla risposta del Papa alla domanda: “Cosa faceva Dio prima che il mondo fosse creato?.

Il volume, di 80 pagine, contiene un dialogo tra Papa Francesco e il gesuita Fr. Antoio Spadaro che ha portato le lettere e i disegni dei bambini la scorsa estate chiedendo al Papa di rispondere.

Le risposte di Papa Francesco spaziano su diversi temi, ve ne anticipiamo qualcuna:

  • Un bambino ha chiesto perché i genitori a volte discutono tra loro e la risposta del Papa è stata: “Sono umani“.
  • Un bimbo ha chiesto perché Dio ci ha creato se sapeva che avremmo peccato e la risposta è stata “Perché Dio ci ha creato come Lui. Liberi. E essere liberi include la possibilità di peccare…La libertà può spaventare perché non può essere pianificata. Ma è bella ed è il più dono più grande
  • un bambino dalla Nigeria ha chiesto come è possibile risolvere le guerre e il Papa ha così risposto: “E’ necessario incoraggiare le persone di buona volontà a parlare contro la guerra. Io non posso risolvere i conflitti nel mondo, ma tu ed io possiamo provare a rendere questo un mondo migliore. Dobbiamo convincere tutti che la via migliore per vincere una guerra non è entrarci dentro. Non è facile, lo so. Ma io ci provo. Anche tu puoi provarci“.
  • un bambino dalla Cina ha voluto sapere perché il Papa ama il calcio e la risposta è stata: “Io non ho dei piedi agili. Ma mi piace vedere la squadra in campo perché è un gioco di squadra.
  • un bambino inglese ha chiesto qual è stata la scelta più difficile del Papa e la risposta è stata: “Ci sono molte scelte difficili, ma devo dire che il tipo di decisione più difficile per me è stata quella di rimuovere qualcuno da un posto di responsabilità o di fiducia, o da un percorso che da un cammino che sta facendo perché inadatto“. E spiega così il perché: “io amo fidarmi della gente, dei collaboratori, delle persone che mi sono affidate. Mi sento male se devo mandar via qualcuno, ma a volte bisogna farlo”.
  • un bambino americano gli ha chiesto cosa farebbe se potesse compiere un miracolo e la risposta è stata: “Io guarirei i bambini”.
  • un bambino dal Perù gli ha chiesto perché non ci sono più miracoli e la risposta è stata: “Ma chi te lo ha detto questo? Non è vero! I miracoli ci sono anche adesso, il miracolo della gente che soffre e non perde la fede, per esempio”
  • un bambino cinese gli ha chiesto se il nonno che non è cattolico andrà in Paradiso e il Papa ha risposto che “Gesù ci ama tantissimo e vuole che tutti andiamo in cielo. La volontà di Dio è che tutti si salvino”. Ha poi raccontato di una signora disperata perché pensava che il marito che si era suicidato buttandosi da un ponte sarebbe andato certamente all’inferno, e che si era rivolta ad un curato divenuto poi santo, San Giovanni Maria Vianney e la sua risposta è stata: “Guarda che tra il ponte e il fiume c’è la Misericordia di Dio”.
  • un bambino australiano gli ha chiesto perché Gesù non dà da mangiare a tutti e Francesco risponde che: “il problema non è Gesù, ma la gente cattiva ed egoista che vuole tenere tutto per sé e non vuole condividerlo”, e per tale motivo “dobbiamo imparare a condividere le ricchezze che abbiamo“.
  • una bambina ha infine chiesto se anche le persone cattive hanno un angelo custode e il Papa ha risposto che si, tutti hanno l’angelo custode e ha aggiunto che “un modo di aiutare le persone cattive è pregare il loro angelo custode perché le aiuti a diventare buone“.

Papa Francesco ha poi di recente incontrato alcuni di questi bambini che gli hanno scritto ed ha dichiarato: “le domande più difficili che ho ricevuto non sono state fatte dai professori agli esami, ma sono le domande dei bambini. Perché rispondere alle domande di un bambino ti mette in difficoltà, perché il bambino ha qualcosa che guarda all’essenziale e fa domande dirette, e ciò ha un effetto di maturazione interiore su chi ascolta la domanda. Così i bambini fanno maturare gli adulti con le loro domande“.

Unimamme, siete d’accordo anche voi sul fatto che i bambini ci fanno maturare? Vi sono piaciute le risposte di Papa Francesco? Siete curiose di leggerle tutte?

Nel frattempo vi lasciamo a un video in cui Papa Francesco parla ai suoi interlocutori preferiti!

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