Da tempo i pediatri, e non solo, hanno lanciato l’allarme sull’uso improprio che viene fatto degli antibiotici.
Inoltre recentemente allarmanti sono i risultati emersi dall’ultimo rapporto dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e il Centro europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) sulla resistenza agli antibiotici. L’Italia inoltre risulta il Paese europeo con la più alta percentuale di resistenza.
Essere resistenti agli antibiotici significa che non si può essere curati. Un esempio è la resistenza per il batterio della Salmonella.
Quindi sicuramente limitare l’uso degli antibiotici è il primo passo per risolvere questa situazione.
E l’AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco) si è fatta carico della campagna di sensibilizzazione in merito al corretto utilizzo di questi medicinali.
Il punto principale è quello di non utilizzare gli antibiotici quando ci troviamo di fronte a influenze, infezioni virali o raffreddori che non sono di origine batterica.
L’AIFA ha indetto una campagna per il corretto uso degli antibiotici. Tale iniziativa si rende necessaria per scoraggiare l’utilizzo improprio di questi medicinali, poiché in alcuni casi non è addirittura necessario.
Il Ministero della Salute si pone quindi di attivare una sensibilizzazione del problema da parte degli italiani, specificando tre punti essenziali.
1- Gli antibiotici vanno usati solo quando necessario, dietro prescrizione medica, osservando con scrupolo dosi e durata della somministrazione per la terapia. Questo si rende necessario per scoraggiare la popolazione a:
perchè generano rischi che si possono esprimere con l’inefficacia della cura e con lo sviluppo di batteri resistenti.
2- Gli antibiotici non curano le malattie virali. Patologie stagionali come il raffreddore, l’influenza e altre infezioni virali dell’apparato respiratorio vanno attentamente valutate dal medico, che il solo soggetto in grado di valutare se si è in presenza di un’infezione batterica o virale.
3- Usare bene gli antibiotici è una responsabilità del singolo nei confronti della propria salute per avere sempre a disposizione farmaci efficaci per la propria patologia ed è inoltre una responsabilità collettiva, poiché favorire lo sviluppo dell’antibiotico-resistenza, attraverso un uso improprio degli antibiotici, mette a rischio la salute della collettività.
Poche ma chiare indicazioni, che ci avvertono sugli effetti collaterali dell’uso improprio dei medicinali.
Segue infine l’infografica creata dall’Oecd per spiegare come si diffonde la resistenza agli antibiotici.
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