Su internet c’è un mercato parallelo di droghe e farmaci

darknet

 

Dal Ritalin al Viagra, fino a reperire droghe più pesanti, questo è il mercato nero di darknet, l’internet nascosta all’utente medio e senza particolari esigenze poco ortodosse. Qui, in questo mondo virtuale e clandestino, operano gli spacciatori del futuro,  prontamente adeguatisi al fiorente commercio online. Non solo le più bieche pulsioni sessuali dei pedofili, le anime infuocate dei terroristi o la cupidigia dei mercanti di armi, ora anche lo spaccio si può comodamente sbrigare da casa; spedire la merce per posta ed essere saldati con una carta prepagata. Per i nostri ragazzi diventa sempre più facile reperire stupefacenti, anche senza muoversi da casa. Qualcuno direbbe: “Questo è il progresso bellezza”.

Un vero e proprio bazar dove si possono trovare tutti i tipi di sballo: Roipnol, xanax, meth, marijuana, cocaina.

Spacciatori che navigano in community italiane e spediscono dai paesi dell’estremo oriente (Cina compresa) dove c’è la libera vendita dei farmaci.

E puoi venire a conoscenza dell’utilizzo che viene fatto dello Zolpidem, che cura l’insonnia, per la quale in Italia serve una prescrizione medica. Sembra che faccia fare faville per le serate in discoteca e aiuti ad essere sciolti nel rapporto con il prossimo. Tutto questo per la modica cifra di tre euro a pillola. In Cina la puoi vendere senza ricetta, così come per il Roipnol.

Puoi acquistare psicofarmaci come un paio di jeans o un telefonino. Tornando allo Zolpidem, non si usa solo per le ragazze, se ben mixato può causare effetti allucinogeni e sballare. Lo si può ordinare e arriva direttamente nella cassetta postale in un blister.

Un mercato fiorente, dove la criminalità organizzata ha messo le mani. Uno dei motivi è la possibilità di evitare lo spostamento di grosse quantità dalla zona di produzione ai paesi dove c’è la richiesta. Quindi se la polizia postale può intercettare i quantitativi dello smercio al dettaglio, non le grosse partite, creando solo danni di lieve entità agli spacciatori.

E i giovani rimangono i consumatori ideali, facili da irretire, pronti al rischio e disponibili alla spesa.

Insomma, cari Unigenitori, dobbiamo sempre di più essere al passo con i tempi per capire dove “fuggono” i nostri figli. Voi eravate a conoscenza di questo mercato parallelo?

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