Unimamme, oggi vi parliamo di una brutta storia di abusi su un bambino, perché la piccola vittima, a anni di distanza dall’accaduto, non ha ancora ottenuto “giustizia“.
Peter Atkinson, il padre di Darcy, bimbo morto nel 2012, ha quindi deciso di diffondere un’immagine molto forte scattata pochi momenti prima che i genitori decidessero di spegnere le macchine che lo tenevano in vita per cercare nuovi indizi su quanto realmente accaduto.
Atkinson e la sue ex moglie Tara Maxwell si erano separati da un anno quando si è consumato il dramma di Darcy.
Bambino picchiato: dopo anni manca ancora un colpevole
Nel dicembre del 2012 Peter ha ricevuto una telefonata della sorella della sua ex moglie che lo avvertiva di correre in ospedale perché era accaduto qualcosa a Darcy, il suo bimbo di 2 anni.
“Quando sono arrivato mi sono accorto che era coperto dai lividi. Ne aveva sulle orecchie, sulle tempie, sulla fronte, aveva quello che chiamano linee del tram sulle mani, piedi e sulla parte posteriore delle gambe. Io non sapevo come si fosse procurato quei lividi”.
Qualcuno gli ha spiegato che era caduto fuori da una barca e aveva battuto la testa, ma in seguito il padre del piccolo ha capito che non era vero.
“Ho iniziato a fare domande sui suoi lividi e non ho ottenuto risposte chiare, era come se tutti le evitassero”.
Il piccolo Darcy era stato lasciato con un amico della mamma e un suo coinquilino mentre la mamma era al lavoro.
Poco dopo pranzo Adam Tylor, l’amico della madre ha chiamato un’ambulanza.
Interrogato, l’uomo ha spiegato che il piccino era salito sulla tavola da surf e poi era caduto, negando quindi qualunque abuso.
La storia però non era credibile, Darcy infatti aveva un trauma molto grave alla testa, incompatibile con la ricostruzione di Tylor. Il suo cervello si era ingrossato del 70%.
Secondo uno dei dottori che hanno curato Darcy il bimbo era stato picchiato e aveva anche ricevuto un brutto colpo dietro la testa.
L’uomo ha aggiunto che il piccolino era stato preso a schiaffi sulle orecchie, molto probabilmente il giorno in cui è finito in ospedale.
“Io spero che vedendo quanto è grave quanto accaduto, qualcuno si ricordi qualcosa che possa aiutare le indagini”.
Peter Atkinson sa, perché così dice l’autopsia, che qualcuno ha picchiato suo figlio con un bastone, l’ha frustato, in pratica l’ha torturato ma non è a conoscenza di chi sia stato e questo lo tormenta.
Ora Peter ha un’altra figlia di nome Sydney, che gli ricorda Darcy.”Ogni volta che vedo Sydney sorridere provo dolore per Darcy”.
“Ogni volta che vedo un bimbo dell’età di Darcy avverto la sua mancanza. Per me è difficile vedere i bambini con cui giocava crescere”.
Peter ha trascorso gli ultimi 45 minuti della vita del figlio insieme a lui. “Sono contento di avergli potuto dire addio. Gli ho detto che lo amavo, che ero fiero di lui e che l’avrei rivisto, un giorno. L’ho baciato e ho pianto. Ricordo di aver pensato che avrei ricordato quegli ultimi momenti per il resto della mia vita”.
Unimamme, voi cosa ne pensate dell’idea di questo padre disperato per cercare di fa luce su quanto accaduto al suo bimbo? Noi speriamo che la diffusione di queste immagini possa smuovere la coscienza di qualcuno.
Noi vi lasciamo con una recente campagna di sensibilizzazione sugli abusi nei confronti dei bambini.