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I bambini con la vista da delfino: “è un talento che si può apprendere” (FOTO)

Published by
Michele

Gislen ha fatto due ipotesi:

  • si potrebbe essere verificato un adattamento che ha cambiato radicalmente il modo in cui gli occhi di questi bambini lavorano
  • i bambini hanno imparato ad usare i loro occhi in modo diverso sott’acqua.
Credit Alamy

La prima teoria è improbabile, perché un cambiamento così radicale per l’occhio comporterebbe che i bambini non siano in grado di vedere bene al di sopra dell’acqua. Un semplice test oculare ha dimostrato che questo è vero: i bambini Moken potevano vedere altrettanto bene al di fuori dell’acqua come i bambini europei della stessa età.

Doveva quindi essere una sorta di manipolazione dell’occhio stesso, ha pensato Gislen.

Ci sono 2  modi in cui è possibile teoricamente migliorare la vostra visione subacquea:

  • modificando la forma della lente, ossia della cornea
  • rendendo la pupilla più piccola, aumentando così la profondità di campo

La  dimensione della loro pupilla era facile da misurare  e ha rivelato che i bambini Moken possono costringere le loro pupille al limite massimo noto di prestazioni umane. Ma questo da solo non può spiegare completamente il grado in cui la vista migliorava. Ciò ha portato Gislen a credere che è stata coinvolto anche l’adattamento della cornea.

Abbiamo dovuto fare un calcolo matematico per capire fino a che punto la lente riusciva ad adattarsi per vedere lontano” dice Gislen.

Il calcolo ha dimostrato che i bambini erano in grado di vedere a lunga distanza anche sott’acqua, più di quanto ci si aspetterebbe.

Credit Alamy

Normalmente quando si va sott’acqua, tutto è così sfocato che l’occhio non tenta nemmeno la messa a fuoco, non è un riflesso normale“, dice Gislen.

“I bambini Moken sono in grado di fare entrambe le cose: possono rendere le loro pupille più piccole e cambiare la forma della loro lente. Foche e delfini hanno un comportamento simile”.

Gislen è stata in grado di testare un paio di adulti Moken nello stesso modo. Essi non hanno mostrato alcuna vista subacquea o adattamento insolito. Questo spiega perché gli adulti della tribù si procurano la maggior parte del loro cibo pescando da sopra la superficie.

“Quando invecchiamo, le nostre lenti diventano meno flessibili, quindi ha senso che gli adulti perdano la capacità di adattarsi sott’acqua”, afferma Gislen.

La domanda che la dottoressa si è posta successivamente è stata: le capacità di questi bambini sono date da un’anomalia genetica o sono merito della pratica?

Per scoprirlo ha chiesto a un gruppo di bambini europei in vacanza in Thailandia e a un gruppo di bambini in Svezia di partecipare a sessioni di formazione, in cui dovevano tuffarsi sott’acqua e cercare di capire la direzione delle linee su una scheda. Dopo undici sessioni di un mese entrambe i gruppi avevano raggiunto la stessa acutezza sott’acqua, come i bambini Moken.

Riguardo l’esperienza Gislen ha raccontato:“E ‘stato diverso per ogni bambino ma ad un certo punto la loro vista migliorava, ho chiesto loro se stessero facendo qualcosa di diverso e mi hanno detto: ‘No, posso solo vedere meglio ora’.”

Quindi la pratica ha permesso a questi bambini di migliorare notevolmente la loro vista sott’acqua.

Gislen ha fatto notare, tuttavia, che gli occhi dei bambini europei diventavano rossi, irritati dal sale dell’acqua, mentre i bambini Moken sembravano non avere nessun problema del genere. 

Probabilmente una forma di adattamento permetteva loro di immergersi più di trenta volte senza alcuna irritazione.

Grande è stato il contributo approtato da questi studi della dottoressa Gislen su questa tribù unica della Thailandia.

Purtroppo però a distanza di alcuni anni, in occasione di unportato un grande contributo con questi studi condotti in Thailandia ma quando in un secondo momento è tornata dal popolo Moken ha trovato spiacevoli sorprese.

Nel 2004 uno tsunami causato da un gigantesco terremoto nell’Oceano Indiano ha distrutto gran parte della terra Moken.

Credit Alamy

Da allora, il governo thailandese ha lavorato duramente per spostarli verso l’entroterra, impiegando membri della tribù per lavorare nel Parco Nazionale e nella costruzione di nuove case, lontane dal mare.

Riguardo questi cambiamenti Gislen ha affermato:

“E ‘difficile: si vuole aiutare a mantenere le persone al sicuro e dare loro le parti migliori della cultura moderna, ma in questo modo perdono la loro cultura.”

In un lavoro inedito Gislen ha testato gli stessi bambini del suo esperimento originale. I bambini Moken, ormai adolescenti, erano ancora in grado di vedere chiaramente sott’acqua.

 

Purtroppo i bambini sottoposti agli esperimenti della Gislen potrebbero essere gli ultimi della tribù a possedere la capacità di vedere così chiaramente sott’acqua.

Sicuramente si tratta per la maggior parte di noi di esperienze lontane, non solo geograficamente, ma anche per quanto riguarda il modo di gestire la giornata dei nostri figli, questi studi ci faranno riflettere sulle potenzialità incredibili che possiedono i bambini.

Voi unimamme cosa ne pensate? Conoscete storie di bambini che hanno abilità straordinarie? Siamo curiosi di conoscerle.

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Michele

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