La piccola Nicole, pur essendo nata con una malattia molto rara è una bambina davvero fortunata.
La sua storia comincia in ospedale, dove è venuta alla luce affetta da onfalocele, in pratica c’era un buco nella sua cavità addominale dove l’intestino, il fegato, la cistifellea e la milza crescevano in un sacco al di fuori della sua pancia.
Nicole non poteva respirare in modo autonomo, mangiare da sola e girarsi.
Dal momento che i genitori avevano rinunciato ai loro diritti su di lei la neonata era affidata alle cure dello Stato.
L’infermiera Amber Boyd le è stata fin dall’inizio e ha sentito immediatamente un legame speciale con lei.
Dopo 11 mesi trascorsi praticamente sempre sedata la piccina ha cominciato a migliorare e quindi ci si è chiesti dove sarebbe finita la bimba una volta dimessa dall’ospedale.
La zia che aveva preso con sé il gemello di Nicole, nato sano, non poteva prendere anche la piccola. A questo punto l’infermiera Amber ha deciso, previa consultazione con il marito, di chiederla in affidamento. “Lei è una combattente”.
“Mia moglie è una persona altruista, un gesto così rientra nella sua natura. Ogni volta che ne ha occasione compie un gesto altruistico” ha commentato il marito.
Amber e il marito Taylor avevano già discusso sul prendere in affidamento o adottare un bambino. Quando Taylor ha incontrato Nicole la bimba respirava con il sostegno delle macchine, aveva subito una tracheostomia e veniva alimentata artificialmente.
Taylor invece era spaventato da tutte le indicazioni mediche da imparare per prendersi cura della figlia affidataria.
Quello che si ricorda meglio, però, di quel primo incontro, è il sorriso della figlia affidataria. A dispetto di tutte le sue operazioni, i trattamenti, il dolore, Nicole sorrideva costantemente.
“Nicole è una bambina simpatica, è una bimba vivace”.
La bambina ha trascorso i successivi 18 mesi in casa di Amber e Taylor, dove è notevolmente migliorata. Finalmente un’ultima operazione ha sistemato i suoi organi e chiuso il buco che aveva nell’addome.
Ora è in grado di camminare e mangiare come gli altri bimbi della sua età.
“Nicole è incredibile, ha imparato tutto in un anno, a gattonare, a stare in piedi, a camminare“.
I suoi progressi hanno colpiti anche i medici.
“Riusciva a stare seduta anche se l’addome non era ancora attaccato” racconta il suo papà adottivo.
Nonostante le innumerevoli cure da prestare a Nicole e alle 13 operazioni affrontate da questa incredibile piccina, Amber e Taylor si sentono benedetti per averla presa in affidamento.
“Non riesco a immaginare di stare senza di lei. L’abbiamo avuta per poco tempo ma è diventata una parte molto importante della nostra famiglia”.
Alla fine Amber e Taylor sono riusciti ad adottare Nicole “è come se fosse perfetta per noi, non so come spiegarlo” aggiunge la mamma.
Unimamme, questa storia dimostra che affetto e tanto amore, insieme alle cure appropriate, possono aiutare i bambini a riprendersi da problemi davvero gravi.
Noi vi lasciamo con la storia di un‘altra bimba in difficoltà.
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