I bambini sono dei piccoli esserini alla costante ricerca di attenzione da parte dei genitori e delle persone che li circondano, purtroppo gli adulti non sempre hanno il tempo o la prontezza di seguirli anche a causa delle sempre più invadenti tecnologie che ci rubano istanti preziosi.
Brandie Johnson, madre di due gemelli, ha deciso di fare un esperimento molto curioso e ne ha parlato sulla sua pagina Facebook, trovando grande risalto, venendo condiviso più di 80 mila volte.
Non ho potuto fare a meno di chiedermi se avessi usato qualche tipo di tecnologia che messaggio avrei inviato? Per 28 volte i miei due angioletti si sarebbero chiesto se il World Wide Web fosse più importante di loro.
Per 28 volte i miei bambini non avrebbero ricevuto l’attenzione per cui gli adulti vengono cercati, per 28 volte i miei due amori si sarebbero chiesti se fossero emotivamente soli. Per 28 volte i miei bambini sarebbero stati sicuri che solo chi era online era davvero importante.
In un mondo in cui siamo accettati per come le persone ci percepiscono e non per come siamo veramente, in un mondo dove l’approvazione deriva da quanti seguaci o “like” hai, in un mondo in cui la qualità del tempo con le persone amate è rimpiazzata dall’isolamento e messaggi di testo provenienti dalla stanza accanto, vi imploro di comportarvi diversamente.
Per favore, mettete giù la vostra tecnologia e trascorrete più tempo con la vostra famiglia e con coloro che amate.
La prossima generazione di bambini conta su di noi per insegnare loro come essere adulti, non siate troppo indaffarati sui social media, non sapete mai chi vi sta guardando e che messaggio state inviando“.
Unimamme e voi vi sentite toccate dalle parole di questa mamma?
Noi vi lasciamo con uno studio che indaga proprio il rapporto tra genitori e tecnologia.
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