Mente cosciente e mente non cosciente: chi comanda?
Molte delle funzioni del nostro corpo, come quelle respiratorie e di altri organi sono regolate automaticamente.
Nel caso dello sport ci si allena più ore al giorno proprio per automatizzare le azioni e diventare veramente bravi.
Eagleman prende come esempio l’esperienza di colpire una palla con una mazza. Ci vogliono solo un paio di centinaia di millisecondi (una palla viaggia a 160 kmh) per raggiungere il battitore. E ‘così veloce che non è possibile registrare consapevolmente la traiettoria della palla e una risposta ad essa. E ‘solo dopo aver colpito la palla, infatti, che abbiamo veramente registriamo quello che è successo consapevolmente.
La mente non cosciente svolge un ruolo nelle azioni più sofisticate, che si tratti di decidere di attrazione per il sesso opposto, completare le somme matematiche o la formazione di opinioni politiche. Ci sono anche casi in cui persone che sono apparentemente non vedenti possono “vedere”, grazie alla parte non consapevole della loro mente: un fenomeno noto come” blindsight” (letteralmente vista cieca).
E’ ancora in atto il dibattito sull’efficacia della mente cosciente, che secondo Eagleman arriva solamente in un secondo momento per registrare le azioni ma non ha rilevanza a livello decisionale.
I progettisti e i pubblicitari hanno saputo controllare le nostre decisioni non coscienti per secoli. Utilizzando indicazioni sottili progettate per oltrepassare la consapevolezza cosciente, essi hanno fatto in modo che:
- guidassimo in modo più sicuro,
- che navigassimo in città in modi di cui non ci rendiamo conto
- e che bevessimo ancora di più alcool al bar.
Ora che i neuroscienziati stanno esplorando l’influenza delle nostre azioni non coscienti, possono anche essere in grado di suggerire modi per migliorare la nostra vita. Per esempio, una delle ricerche attuali di Eagleman riguarda la misura in cui il conscio rispetto alla mente inconscia influisce nella dipendenza da droghe come la cocaina. Si tratta di una ricerca inedita, ma la speranza è che in futuro possa aiutare i tossicodipendenti ad avere un maggiore controllo su di loro.
Le nostre menti coscienti sono in realtà solo un riassunto di ciò che il nostro cervello elabora per tutto il tempo.
Secondo Eagleman: “La coscienza, che è la parte che vibra per la vita quando ci si alza al mattino, è la minima parte di quello che avviene nella testa”. Inoltre continua definendola: “Un ripostiglio nel palazzo del cervello”.
Si tratta sicuramente di studi rivoluzionari e che faranno discutere, perché riguardano il controllo mentale e l’autodeterminazione, la speranza è che una maggiore conoscenza circa il funzionamento del cervello aiuti ad utilizzarlo nel migliore dei modi.
Voi unimamme percepite di agire consciamente o inconsciamente? Favorite l’allenamento dei vostri figli per aiutarli a renderli più abili?