E’ il caso della storia di Andrea, un ragazzo che ha appena compiuto 18 anni, studente del liceo scientifico “Leonardo Cocito” di Alba. Andrea purtroppo sta male, ha la leucemia e ha urgente bisogno di trovare un donatore di midollo compatibile.
Accade però una cosa incredibile ed imprevedibile: il dirigente del liceo, Bruno Gabetti,convoca i rappresentanti d’istituto informandoli dell’urgenza di un intervento veloce e potere della rete, l’appello per aiutare Andrea parte subito e “rimbalza” su Facebook e Whatsapp, con il seguente testo:
“Uno studente della nostra scuola è affetto da una grave malattia emopoietica. Ciò comporta una defezione a livello cellulare con rischi elevanti verso infezioni, setticemie e malattie con decorso quasi sempre mortale. Tutti noi possiamo provare a dargli una mano, come solo la comunità del “Cocito” sa fare. L’aiuto più concreto è la donazione del midollo osseo: occorre sottoporsi a un test preliminare veloce e non invasivo, tramite tampone salivare“.
Tutta Alba viene raggiunta, e iniziano ad arrivare le adesioni: mezza città partecipa e si dichiara pronta a sottoporsi al test.
I rappresentanti degli studenti del Liceo raccontano che non appena il preside li ha avvisati della malattia di Andrea, si sono subito sentiti coinvolti e con loro tutti gli studenti del liceo. Purtroppo però solo una parte potrà partecipare perché per legge si può essere donatori solo se si è maggiorenni e fino ai 35 anni.
Inoltre risultare idonei a donare non vuol dire avere un midollo osseo compatibile con quello di Andrea, le probabilità sono infatti molto basse: 1 su 100 mia. Quindi maggiore sarà il numero delle persone coinvolte e maggiore la probabilità di trovare un donatore compatibile.
A questo scopo è stato anche creato un sito chiamato Match4Andrea nel quale vengono fornite tutte le informazioni necessarie per fare il test (luoghi, orari, modalità) e raggiungere così il maggior numero di persone. Admo Piemonte è la sezione regionale dell’ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo) che sta interagendo con gli studenti, organizzando una serie di incontri sul territorio. Anche al liceo tra l’altro è possibile fare il test, ma solo per studenti ed ex-studenti.
Inoltre, il test effettuato non servirà solo per Andrea, in quanto andrà ad alimentare una banca dati di possibili donatori a livello mondiale e quindi si potranno salvare altre vite.
Altre volte vi abbiamo parlato dell’importanza della donazione del midollo osseo e raccontato le storie di persone che grazie a ciò hanno ricominciato a vivere, come Milly ad esempio. Ecco noi speriamo davvero che la storia di Andrea sia una di queste.
E voi unimamme, che ne pensate della lodevole iniziativa di questi giovani studenti e della risposta della comunità intera? Aiuterete a diffondere l’appello?
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