Nel corso delle loro analisi è emerso che i ragazzi che partecipavano ad attività culturali insieme ai genitori erano più propensi a continuare a studiare dopo i 16 anni.
Questo risultato è stato comparato perfino a coloro che partecipavano ai gruppi di studio o ad attività extra scolastiche.
La dottoressa Dimitra Hartas che ha condotto la ricerca, commenta così questa scoperta: “le dinamiche filiali come la vicinanza emotiva ai genitori e al capitale culturale sono predittori migliori delle interazioni genitori e figli guidate dalla scuola”.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Youth Study ha rilevato che non sussiste una mancanza nelle aspirazioni educative dei giovani sebbene questa scopra alcune tendenze demografiche.
Per esempio è stato rilevato che i ragazzi più giovani hanno meno aspirazioni degli adolescenti un po’ più grandi e delle ragazze in generale.
Per condurre la ricerca sono stati utilizzati:
Secondo la Hartas e i suoi la propensione a risolvere problemi è un forte predittore delle aspirazioni in campo educativo.
Ciò che gli studiosi chiamano “capitale culturale” influenza il desiderio di studiare più a lungo.
Questo studio quindi vorrebbe sottolineare l’importanza della famiglia e delle politiche educative specialmente al riguardo del favorire le aspirazioni e ridurre l’abbandono scolastico.
Unigenitori voi cosa ne pensate di questi risultati?
Voi seguite i vostri figli negli studi? Qualche volta proponete loro di andare a vedere una bella mostra o visitare un museo?
Ritenete che queste attività siano importanti per il loro sviluppo?
Noi vi lasciamo con una ricerca sul valore del tempo di qualità trascorso coi figli.
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