Oggi tra l’altro, i potenti della Terra si ritroveranno a New York per ratificare l’accordo sul clima.
Nata nel 1970 negli USA come movimento universitario, è poi diventata un evento globale necessario per informare i popoli sulle problematiche del pianeta (inquinamento, distruzione di ecosistemi, estinzioni di specie animali e vegetali, esaurimento di risorse non rinnovabili) e soprattutto per riflettere sulle soluzioni idonee a garantire un diritto irrinuciabile: “il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile“.
Su questo diritto il fotografo Yann Arthus-Bertrand ed il regista Luc Besson hanno realizzato un film “Home“, un documentario molto particolare, visto in più di 130 paesi del mondo intero. Nel film si vedono panorami, stupendi, di 50 paesi ripresi dall’alto. La voce che parla, fuori campo, racconta la storia della terra, affrontandone i problemi più urgenti.
La frase che spesso viene ripetuta è “è troppo tardi per essere pessimisti“, come a dire: “possiamo ancora fare qualcosa“.
Noi vi consigliamo di vederlo tutto, ma se non avete tempo, ascoltatene le parole dal minuto 1:21, momento in cui si inizia a parlare di speranza: “Non ha importanza quanto abbiamo perso ma quello che ci resta“.
Non aggiungiamo altro, care unimamme, guardatelo e mostratelo ai vostri figli, magari impareranno a “coltivare il sole” e vi ringrazieranno.
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