Dopo 30 anni di onorata carriera nel ruolo del cattivo, Ralph Spaccatutto, uno dei personaggi del videogame da sala giochi Felix Aggiustatutto, vuole cambiare. È stanco di essere sempre schivato e allontanato dagli altri personaggi del gioco, si sente solo e vorrebbe far capire che, anche se il suo ruolo è quello di distruggere tutto ciò che gli capiti a tiro, non vuol dire che lui sia realmente cattivo o che lo faccia con piacere. Anche alle sedute di psicoterapia a cui partecipa con gli altri cattivi dei videogiochi, il sentimento generale è quello di solitudine e tristezza, dati da ruoli che non rispecchiano la realtà. Decide così di abbandonare il suo mondo e spostarsi in altri videogiochi, dove poter cambiare la propria vita guadagnando una medaglia d’oro. Dopo vari spostamenti, Ralph Spaccatutto atterrerà in un mondo di corse zuccherose dove incontra Vannelope, una bambina emarginata dalla sua realtà perché considerata un errore di programmazione. I due vivranno un’avventura alla ricerca di una riabilitazione sociale, scoprendo che le persone che ci circondano non possono essere giudicate solamente sulla base delle apparenze od opinione precostruite, sia in senso positivo che negativo.
Ralph Spaccatutto, piccola e deliziosa opera del duo Disney-Pixar, intrattiene con atmosfere che ripercorrono tutta la storia dei videogiochi, dagli anni ’80 fino a oggi. Personaggi famosi che hanno contribuito a rendere popolare il mondo dei videogames, vengono presentati sotto un’ottica differente, più intima, ispirandosi a quel mondo nascosto e onirico che era già stato presentato in Toy Story. Se infatti nel primo e più famoso lungometraggio della Pixar, i bambini di tutto il mondo hanno iniziato a spiare i propri giocattoli da dietro l’angolo, sperando di sorprenderli a chiacchierare amabilmente quando non ci sono umani nei paraggi, con Ralph Spaccatutto gli appassionati di videogiochi iniziano a guardare i loro personaggi preferiti sotto un occhio differente, trovandosi a pensare “Chissà cosa staranno facendo adesso?”.
Ma in Ralph Spaccatutto, c’è molto più di questo. Messaggi profondi che parlano di tematiche complesse come l’integrazione e l’emarginazione, della solitudine e del riscatto di sé. Argomenti importanti che vanno assolutamente spiegati ai bambini, così che riescano capire una lezione fondamentale: nessuno è mai veramente solo e insieme, collaborando, tutti possono farcela.
Assimilati questi concetti, comprendere l’importanza della tolleranza, dell’ascolto e dell’apertura verso il prossimo, saranno delle dirette conseguenze. Perché, a volte, dietro comportamenti strani, poco accettabili, si nasconde semplicemente una richiesta d’aiuto.
Possiamo concludere dicendo che si fa presto a entrare all’interno di un ruolo. Diventare il simbolo di un atteggiamento e attraverso questo, essere identificati come tale agli occhi degli altri. Il problema nasce quando si vuole uscire da tale ruolo, quando si vuole rappresentare un cambiamento che è avvenuto all’interno di noi ma che non riusciamo a comunicare al mondo che ci circonda, che continua a giudicarci e vederci solo attraverso il vestito che abbiamo indossato per tanto tempo ma che adesso non ci rappresenta più. Cambiare forma, dare un’immagine differente agli altri, non è semplice.
Allo stesso tempo, per noi è complicato riuscire a giudicare gli altri in modo nuovo. Una persona che si è sempre presentata, che ha agito in una determinata maniera, non può cambiare in qualcosa di diverso, qualsiasi forma dica di aver assunto. E così, viviamo in un vortice che ci vede passare da giudici a giudicati in maniera semplice e continua. Insieme, però possiamo abbattere questi muri preformati e riuscire a vedere e a farci vedere in maniera differente. Dopotutto, come ci aveva già insegnato Ernest e Célestine, la diversità è importante.
Nel frattempo, godetevi il trailer del film Ralph Spaccatutto.
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