Antonella, fino a poco tempo fa, aveva una figlia: una undicenne vivace e allegra di nome Azzurra. “Era una bambina matura, la trattavo come fosse una sorella” ricorda la sua mamma.
Antonella è una mamma scrupolosa, convinta sostenitrice dei vaccini e quindi aveva vaccinato Azzurra per il morbillo, la varicella e la parotite.
La piccola però non lo era per il meningococco C, che poi l’ha stroncata.
Perché? “Da ignorante mi sono fidata della dottoressa che mi assicurava che si trattava di una malattia rara e che lei non aveva vaccinato nemmeno i figli”.
Il 18 marzo del 2014 Azzurra ha avvertito i primi sintomi, che però non sembravano così preoccupanti e presagio della tragedia che si sarebbe verificata di lì a poco.
Il giorno successivo la ragazzina ha detto che le faceva molto male la testa. “Vai a metterti a letto” è stato l’innocente consiglio della mamma, ignara di tutto.
Nel momento in cui la bambina si è alzata dal divano è svenuta con la schiuma alla bozza, poi la corsa in ambulanza e il ricovero in rianimazione.
Azzurra è morta il giorno dopo, troppi i danni subiti dal cervello a causa della meningite.
“Quando mi dissero che era il meningococco C mi ricordai della pediatra e della mia decisione di non vaccinarla. Ho sentito come se avessi preso mia figlia e l’avessi scaraventata sotto un tir. Penso che la colpa sia mia perché non ho consultato altri medici e sono stata una ignorante”.
La mamma di Azzurra ha tentato di trovare un senso al proprio dramma istituendo un’Associazione che porta il nome della figlia da lei tanto amata e che sente di aver “tradito”.
Si chiama “Un bacio ad Azzurra” e il suo scopo è incitare i genitori a far vaccinare i figli. A Lodi, dove viveva questa bambina sono stati vaccinati 50 bambini contro la meningite. “Mi piace dire alle mamme e ai papà che ogni somministrazione di vaccino è un bacio che arriva da mia figlia, alla quale chiedo continuamente perdono quando vado a visitare la sua tomba al cimitero” racconta sull‘Huffington Post.
Secondo lei i medici non dovrebbero influenzare con le loro credenze personali le scelte in merito alla salute dei bambini loro pazienti, dovrebbero dire che i vaccini ci sono e andrebbero fatti.
La donna ha voluto condividere pubblicamente la sua storia in modo che tanti genitori decidano di vaccinare i figli tramite il profilo Facebook del dottor Roberto Burioni, di cui vi avevamo parlato anche noi poco tempo fa in merito a un post sulla varicella.
Questo esperto virologo si è preso l’incarico di promuovere le vaccinazioni spiegando il perché con un linguaggio e un modo di comunicare capaci di arrivare a tutte le persone.
Unimamme e voi avete vaccinato i vostro bambini contro il meningococco C?
Consigliereste a qualche genitore che non l’ha ancora fatto, di farlo?
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