La classe della bambina aveva organizzato una gita a Mauthausen per questa primavera, ma è emerso che i suoi compagni di classe non volevano la compagna autistica in stanza con loro e, anzi, avevano istituito un gruppo su WhatsApp per parlarne e lamentarsi.
Quando la vicenda è arrivata alle cronache la scuola ha “cambiato rotta” decidendo di “congelare” il viaggio studio, anche se è probabile che venga annullato tra le ire dei genitori degli alunni.
“Le ragazzate ci stanno. Quello che non ci sta è il comportamento degli adulti che tentano di insabbiare e archiviare” ricorda la mamma della tredicenne su Corriere.it.
Questa mamma si trova nella difficile situazione di dover spiegare alla figlia perché la gita tanto attesa e di cui si è molto discusso sia stata messa in “stand by”.
“Mia figlia non vedeva l’ora di fare questo viaggio con i compagni di classe. Non sa che non la volevano e che, proprio per il rifiuto, la partenza è stata congelata. Ignora, o almeno io sono convinta sia così, i messaggi su Whatsapp, con i ragazzini che facevano a gara per non averla in stanza. Quando le dirò la verità? Non è facile né scontato, ci vuole tempo”.
Pare proprio che l’istituto stesso frequentato dalla bambina non sapesse cosa fare quando il caso è esploso e sono dovuti intervenire apporti esterni come il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, il provveditore di Milano Marco Bussetti e la diplomazia della Fondazione museo della Shoah per appianare la situazione.
Toccherà quindi agli ispettori scolastici fare un sopralluogo, accertare la dinamica dei fatti e valutare il comportamento dei ragazzi e poi, eventualmente, comminare sanzioni ai responsabili dei messaggi. Molti genitori ci tengono a sottolineare che, durante il 3 anni delle medie non ci sono stati problemi e che il rapporto con la ragazzina autistica è sempre stato rispettoso.
Fino a questa gita.
Pare che qualche genitore pensi addirittura di denunciare la famiglia della studentessa per aver causato la cancellazione della gita ma eventuali penali saranno a carico del Ministero.
Di certo traspare l’ostilità di alcuni mamma e papà che imputano alla mamma dell’alunna di aver “difeso” in modo eccessivo la figlia. La donna però ribatte di essere stata isolata e che una sua lettera inviata per suggerire un incontro e affrontare le difficoltà sia stata completamente ignorata.
Inoltre sempre la mamma, racconta al Corriere, che la figlia è negli scout: “Con il gruppo sta via anche due, tre giorni. Dorme con le altre in tenda. Si comporta da persona normale…”
Dal Ministero è in arrivo uno psicologo esperto di bullismo, pronto ad affrontare il tema con tutti, giovani e adulti, perché purtroppo anche tra i professori ci sono persone che ritengono ciò che sta avvenendo una sorta di fastidio, una polemica “inutile”.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questo e di altri casi recenti di cronaca che fanno emergere le ancora grandi e gravi difficoltà dell’apparato scolastico a gestire i bambini autistici, quasi fossero un “peso” e non un’occasione di confronto e arricchimento per tutti?
Siete mai venute a conoscenza di fatti simili?
Noi vi lasciamo con il bellissima filmato di un bimbo americano autistico che combatte il bullismo nelle scuole.
Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…
Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…
Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…
Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…
In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…