Oggi, 1° maggio, c’è una novità importante per i nostri figli: per la prima volta non vengono considerati “potenziali clienti“.
La domanda che può sorgere è: la mancanza di pubblicità significherà minor servizio? Stando a quanto riportato da Avvenire, la cancellazione delle pubblicità comporterà una perdita di circa 17 milioni di euro l’anno, ma la novità dell’introduzione del canone televisivo nella bolletta della luce compenserà in parte questa perdita: alcuni proventi verranno infatti destinati proprio a Rai Yoyo.
E per quanto riguarda la programmazione? Le interruzioni pubblicitarie occupavano 1 ora e mezzo del palinsesto giornaliero, spazio che verrà utilizzato soprattutto per favorire produzioni italiane, dicono i responsabili.
Secondo il comunicato stampa della Rai, oggi il 40% della programmazione è realizzata in casa, nello studio di Torino con programmi come:
Accanto a questi ci saranno anche i cartoni più amati:
Non solo, sono previste alcune novità di sicuro interesse:
Insomma, la soppressione della pubblicità non sembra, almeno per il momento, avere ricadute nel servizio, anzi il direttore della rete è convinto di “volare negli ascolti“.
Certo sarebbe bello se anche tutti gli altri canali per bambini e preadolescenti rivedessero la loro presenza comunicazioni commerciali, seguendo l’esempio virtuoso della Rai. Noi lo speriamo, nel frattempo ci godiamo la nuova Rai Yoyo, che fa da apripista. E’ infatti previsto che gli spot vengano cancellati anche da Rai Storia e Rai 5, canali dedicati alla cultura.
E voi unimamme, siete felici di questa novità? I vostri bambini la seguono?
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