Non tutti gli esperti però la pensano così. Sussiste infatti, secondo loro, un’enorme differenza tra un genitore che sculaccia il figlio in un momento di rabbia e frustrazione e una mamma e un papà che invece sono più controllati.
Sculacciare i figli infatti può essere un modo per correggere il loro comportamento negativo e guidarli verso un atteggiamento più positivo, facendoli diventare persone responsabili, in salute, adulti felici insomma, come sostiene il dottor Jared Pingleton, psicologo clinico.
Questo può essere ottenuto con delle linee guida che fissino dei limiti, perché, ovviamente, un bambino non deve essere abusato.
Compreso e saggiamente amministrato sculacciare i bambini è uno dei più validi deterrenti per evitare che i bambini sotto i 6 anni (mai gli infanti) si comportino male.
A volte ragionare e togliere i giochi non funziona con i bimbi di quell’età.
Con l’aumento dell’età dei bambini le sculacciate dovrebbero diventare meno frequenti e quindi dovrebbero essere utilizzati altri tipi di conseguenze.
Questo metodo dovrebbe cessare del tutto prima dell’adolescenza.
Altra cosa importante, secondo il dottor Pingleton, è che le sculacciate si dovrebbero utilizzare solo in caso di testarda disobbedienza o sfida nei controlli dell’autorità e mai per infantile irresponsabilità.
Non dovrebbero essere mai somministrate ingiustamente, impulsivamente o con il potenziale di poter causare un danno fisico.
Per questi motivi si consigliano i genitori che hanno un carattere irascibile di cambiare sistema.
Per i genitori che decidono di sculacciare i loro figli, secondo l’esperto, la filosofia e l’approccio sono molto importanti. Bisogna chiarire che punizione e disciplina sono agli opposti:
Disciplinare significa insegnare e quindi i genitori dovrebbe trasmettere ai figli che le sculacciate sono collegate a grandi e dolorose scelte sbagliate a lungo termine.
Prevenire inoltre è meglio che curare. Ogni bambino dovrebbe quindi ricevere un chiaro avviso prima di qualsiasi offesa che possa meritare una sculacciata.
Se il bimbo o la bimba continuano a disobbedire dovrebbero essere informati che la sculacciata è in arrivo e stanno per essere condotti in un’area privata.
Le sculacciate dovrebbero essere amministrate in modo amorevole ma in modo chiaro e consistente. Dopo bisognerebbe ripetere la lezione in modo che il bambino capisca e che l’esperienza sia utile.
Al giorno d’oggi molti genitori si vedono come gli amici dei figli e quindi non vogliono disciplinarli. I bambini però hanno bisogno di amore, conferme, ma anche di guida e correzione.
Disciplinare i bambini è quindi il compito dei genitori.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questo punto di vista sulle sculacciate? Voi come vi comportate?
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