Nonostante questo, l’insegnamento rimane un campo affasciante, oggetto di studi psicologici e pedagogici, ma anche di riflessioni intellettuali e filosofiche. Tra tutte queste ce ne è una che sta raccogliendo molto consensi all’interno del campo scolastico. Cambiamenti che non si possono definire minori, ma che vanno a capovolgere del tutto l’insegnamento e l’istruzione in generale: la Flipped Classroom, o Classe capovolta.
Questa nuova filosofia e modalità di insegnamento, nasce da due insegnanti di un liceo in Colorado, Jonathan Bergmann e Aaron Sams. I due professori insegnano in un piccola realtà rurale, semplice e abbastanza canonica. Bergmann e Sams, però, si sono detti preoccupati per le numerose assenze dei loro studenti, per le più svariate motivazioni, che avrebbero portato i ragazzi a perdere parti del programma scolastico. I due professori hanno quindi iniziato a pensare allora come fare per aiutare gli studenti, fino a quando non hanno scoperto un software che permette di inserire una voce registrata all’interno di un PowerPoint. Siamo nel 2007, e ancora non c’erano le risorse tecnologiche che si hanno oggi a disposizione, perciò, quando Bergmann e Sams hanno iniziato a condividere in questo modo le lezioni con i propri studenti, la loro sembrò un’innovazione tanto banale quanto geniale. I ragazzi iniziarono a seguire la lezione a casa e a fare le esercitazioni in classe: era nata la Flipped Classroom.
Capovolta, perché sono gli studenti a diventare in qualche modo responsabili dell’insegnamento, e i professori pronti a dare supporto.
Per chi la volesse proporre all’interno delle proprie istituzioni scolastiche, ecco in 9 punti cardine della Flipped Classroom.
Se non vi siete convinti dell’utilità della Flipped Classroom, vi riportiamo alcuni dati raccolti dal sito ClassroomWindow, registrati durante un sondaggio del 2012:
Magari si potrebbe proporre nei nostri istituti scolastici. Dopotutto, provare non costa niente.
E se non vi ha convinto questa modalità d’insegnamento ma rimanete insoddisfatti di quella attuale, non demordete! Cercate online e scoprirete esperimenti scolastici molto interessanti come quello dell’associazione Scuole Aperte o del King’s College di Londra.
Cosa ne pensate della Flipped Classroom, cari unigenitori?
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