A inizio dell’anno le insegnanti hanno comunicato ai genitori che la Festa della mamma sarebbe diventata “la festa di chi ti vuole bene”. L’intento era quello di non far sentire discriminati i bambini di famiglie nuove o chi non ha più la mamma e così hanno pensato a questa alternativa, lasciando che gli studenti scegliessero in modo autonomo a chi indirizzare il regalo.
I piccini quindi hanno fatto crescere una piantina di fagioli in un vasetto che poi sarà consegnato a fine anno, la pianta dovrebbe simboleggiare la cura e l’amore delle figure di riferimento nei confronti dei piccoli.
I risultati sono stati sorprendenti: 15 su 25 alunni hanno ignorato mamma e papà e hanno dedicato il loro “lavoretto” alla tata, alla nonna, nonni, zii e parenti, un animale domestico o l’amico del cuore.
Questo però non ha fatto piacere ad alcune mamme. La rappresentante di classe commenta così l’accaduto “non c’è polemica, la nostra è una classe unita. Le maestre si prendono cura dei nostri bambini nel migliore dei modi, con passione e professionalità”.
In effetti l’intento originario era quello di eguagliare tutti i bambini, di non fare sentire nessuno escluso.
Come accennato però non tutti i genitori erano pronti a questa svolta o molto entusiasti della stessa. “Ritengo sbagliato eliminare due figure simbolo, la madre e il padre, a favore di un vago e fuorviante, nonché ipocrita “chi ti vuole bene”. Mamma e papà sono due cardini, due archetipi, due certezze intorno alle quali si è costruita la nostra società. Dovere della scuola è radicalizzare certezze nelle figure di riferimento, non aumentare la confusione e disorientare i bambini”.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa scelta?
Secondo voi le insegnante di questa scuola hanno agito bene cancellando una festa tradizionale per riconoscere nuove situazioni?
Voi cosa fareste se lo proponessero ai vostri figli?
In passato vi avevamo parlato di situazioni simile, come l’idea di un Preside di istituire una Festa d’inverno al posto del Natale.
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