Anche se molto spesso quando nasce un figlio, le attenzioni si concentrano esclusivamente su di lui, bisogna sempre ricordare di essere anche una coppia. I due aspetti, però, non sono slegati ma, anzi, si intersecano, creando un altro aspetto meraviglioso, quello di essere genitori.
Dai primi passi mossi lentamente in questo nuovo ruolo, con il timore e la paura di sbagliare, ci si rende conto presto che molte cose avvengono naturalmente, mossi da un istinto antichissimo, che fa parte della nostra natura e che ci ricorda con questa dimostrazione pratica, che non siamo esclusivamente guidati dall’intelletto. Il ruolo di genitori ci si cuce addosso silenziosamente, senza che ce ne rendiamo conto. Ed è così che un giorno guardi la donna che è al tuo fianco in questa avventura e vedi che, dietro la stanchezza, lo stress e le preoccupazioni nel badare al figlio, c’è una figura luminosa e bellissima: quella di una madre.
Ogni volta che guardo Marta con Giacomo, mi ritrovo a sorridere come di fronte a una delle più belle opere d’arte che io abbia mai visto. Quando lo rimprovera per aver fatto un guaio, quando lo abbraccia perché si è fatto male, quando lo culla dolcemente per aiutarlo a prendere sonno, a prescindere da quale sia il contesto, rimango sempre stupefatto da come la ragazza che fino a qualche mese prima era semplicemente mia moglie, sia diventata una donna-madre perfettamente calata nel ruolo. Istintivamente, semplicemente lasciandosi guidare dall’amore che prova per Giacomo, ha accolto, accettandolo con gioia, il nuovo ruolo che le è stato concesso di interpretare. L’aspetto più bello, però, è che tutti questi atteggiamenti, non sono studiati, programmati o decisi a priori. Quando Giacomo sbatte la testa, non accorre pensando “devo consolarlo in questo modo, perché è giusto così”. Il suo corpo si muove con naturalezza, spinto da una forza innata che rende una mamma ciò che è.
Io, al contrario, ero e sono del tutto impacciato. Anche se cerco costantemente di dare il meglio di me, mi muovo con incertezza, sperando che ciò che faccio sia la scelta migliore. Una volta, quando Giacomo aveva ancora pochi mesi, le chiesi:
“Marta, ma come fai a sapere sempre cosa fare?”
La risposta che mi diede fu una delle più sagge e belle che potessi ascoltare:
“Semplicemente lo faccio. Anche se non sarà la scelta migliore, cercheremo di migliorare per la prossima volta”
Una risposta che mi dimostrò quanta forza e anche umiltà risiedono nei pensieri e negli atteggiamenti di una madre. Affidarsi al proprio istinto, sapendo che nessuno è perfetto e che il mestiere di genitore si impara strada facendo, sbagliando e correggendosi continuamente.
Forse questa visione di mia moglie è spinta un po’ dal grande amore che provo per lei, ma sono convinto che questi atteggiamenti siano comuni a tutte le mamme. Sono certo che ogni donna dentro di sé, possiede questa forza che rimane più o meno latente fino a quando non diventa madre. Non solamente con il parto, ma in qualunque caso una vita inizia a dipendere direttamente da lei. E questo la renderà indubbiamente migliore a qualsiasi uomo, in questo campo.
La tenacia con cui riescono a gestire lavoro e famiglia, la freddezza con cui prendono decisioni importanti per il bene del bambino e allo stesso tempo il trasporto e l’intensità delle emozioni che provano insieme a loro, positive o negative che siano, sono azioni ed emozioni che rendono le mamme delle figure insostituibili e fondamentali, non solo per i figli ma anche per i papà.
Possono dire che, da quando Marta è diventata madre, sono ancora più innamorato di lei. E posso solo ringraziarla per essere tutti i giorni con noi. La festa della mamma viene una volta all’anno, e per questo festeggiamo in maniera particolare, ma forse potremmo dimostrare a tutte le mamme del mondo l’importanza che ricoprono all’interno delle nostre vite, un po’ ogni giorno.
Cercate il modo migliore per farlo, con un bacio, una lettera, un video o anche un semplice “Grazie!”. Perché semplicemente se lo meritano.
A tutte le mamme del mondo, buona festa della mamma.