Unimamme a volte si rimane meravigliati dalla generosità e dal grande cuore delle persone, persone come Allison e Josh Lewis.
In poco tempo però sono diventati mamma e papà di 5 bambini, 4 biologici e 1 adottato: Abby, Jack, Isabel, Julia e Micah.
Il loro cuore e la loro famiglia però erano pronti ad ospitare altri piccini bisognosi di una casa, di cura e protezione. E da come racconta Allison sul suo blog, la loro preghiera per un nuovo figlio è durata ben 2 anni.
Un giorno, il 30 ottobre del 2015, compleanno di Allison, hanno ricevuto un sms da una amica che era anche un legale per le adozioni che li ha informati che una ragazza incinta aveva deciso di non tenere il figlio, e ha chiesto loro se erano ancora disponibili ad un’altra adozione.
Allison racconta che è stato sufficiente accennarlo al marito per ricevere una risposta entusiasta positiva. Hanno anche iniziato a pensare ai possibili nomi: Ava se fosse stata femmina per il significato (piena di vita) e Sam (il Signore ha ascoltato) se maschio.
Il 24 novembre, quando la ragazza in attesa è entrata in travaglio, la coppia ha ricevuto una telefonata in cui venivano avvisati dell’imminente nascita, così hanno preparato le borse e i figli e sono partiti in direzione dell’ospedale che distava a un paio di ore (dall’Alabama al Norh Carolina).
Mentre si recavano però verso l’ospedale, hanno ricevuto un’altra telefonata, in cui la stessa amica, dopo aver chiesto se Josh avesse entrambi le mani sul volante, li ha informati che non si trattava di un bimbo solo, ma di 2 gemellini.
Immaginabile lo stupore, misto a paura e a eccitazione. Dopo poco però è giunta una terza telefonata, in cui la stessa amica ha detto loro: “Mi dispiace tanto ma devo dirvi che i medici stanno effettuando un cesareo d’emergenza e pensano che il secondo bambino non sopravviverà al parto“.
“Siamo passati dall’essere sopraffatti ed euforici ad essere schiacciati dal pensiero che la nostra piccina non sarebbe stata più viva quando fossimo arrivati in ospedale” ha detto Allison.
Quando Allison e Josh sono arrivati in ospedale hanno però tirato un respiro di sollievo: la bimba era riuscita a sopravvivere al parto e respirava da sola.
La gemellina aveva infatti gravi problemi al cervello (idranencefalia, una condizione che prevede la quasi totale assenza degli emisferi cerebrali) e i medici non potevano assicurare con certezza che ce l’avrebbe fatta. I medici hanno quindi detto alla coppia: “Non dovete prenderla. Sappiamo che non faceva parte degli accordi.” La coppia però ha risposto quasi all’unisono: “Lei è nostra figlia“.
Allison e Josh sono molto credenti, e uno dei salmi che hanno citato nel raccontare la loro storia e che da anni li guida e inspira, è il seguente (139:16-19):
“Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.“
La famiglia, al completo, è rimasta per ben 3 settimane in ospedale con la piccola, cullandola, cantando, pregando per lei, racconta la mamma. Quando poi la sua condizione è stata abbastanza stabile la bambina è stata trasferita all’ospedale della città da cui veniva la famiglia e qui è stata per altre 3 settimane, sempre in terapia intensiva.
Finalmente dopo 44 giorni di ospedale, la bambina è potuta andare a casa.
Il 25 aprile Sam e Ava hanno compiuto ben 5 mesi e se anche Ava cresce poco ed ha evidenti ritardi di sviluppo, i genitori sono riconoscenti e felici per avere Ava, anche se coscienti che avrà una vita breve.
La coppia racconta di aver parlato francamente anche con gli altri figli: tutti sanno quindi che la vita di Ava sarà più breve di quello che vorrebbero, ma sanno anche si tratta di dare e ricevere tanto amore concentrato in un piccolo periodo di tempo, afferma la mamma.
“Lei è l’aggiunta perfetta alla nostra famiglia” racconta ancora Allison e ringrazia la mamma biologica per la scelta che ha fatto di partorire i 2 bambini, ricordando che “la gioia più grande è stata sedermi di fronte alla mamma che li aveva partoriti la mattina dopo la nascita e ringraziarla per aver salvato le loro vite“.
“Il Signore ci ha permesso di essere la scelta che lei ha fatto“, aggiunge infine.
Amici della famiglia, per sostenerli soprattutto con le spese mediche per Ava, hanno deciso di aprire una raccolta fondi che ad oggi ha raggiunto i 15 mila dollari.
Segue il video in cui la coppia si racconta e che ad oggi ha avuto più di un milione di visualizzazioni.
Unimamme e voi cosa ne pensate della scelta di questi due genitori? Cosa avreste fatto al loro posto?
Se volete seguire come procede la loro vita con i loro 7 figli, vi consigliamo di seguire la mamma che è anche una fotografa sulla sua pagina Facebook o sul suo blog.
Storie così ci riscaldano il cuore!
Noi vi lasciamo con l’altrettanto bellissimo esempio di una famiglia con ben 10 figli.
La piccola Ava è purtroppo “volata in cielo” il 19 maggio, e Allison ha pubblicato sul suo profilo Facebook il seguente annuncio:
“Cari amici — condivideremo quando saremo in grado. Nel frattempo, per favore pregate”,
seguito da un verso della Bibbia
“Il Signore dà il Signore prende; sia glorificato il nome del Signore”.
Per la famiglia Lewis Ava ha rappresentato una benedizione per quasi 6 mesi, segnando la loro vita per sempre.
In memoria e per onorare Ava, la famiglia ha chiesto di effettuare donazioni per aiutare altri bambini tramite associazioni quali Save a Life Shelby Inc e Comfort Care Hospice, che hanno supportato Allison durante tutti i mesi in cui Ava è stata a casa.
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