Quest’ultima scoperta rientra all’interno degli studi per valutare l’impatto del mondo esterno sul feto. I neonati tendono a rispondere alla voce della mamma a poche ore di distanza dalla nascita suggerendo che i piccini siano in grado di distinguere la voce della mamma durante la gravidanza.
Le prime risposte fetali al suono sono datate alla 16° settimana, molto prima che le orecchie si siano sviluppate completamente.
Studi precedenti erano risultati essere inconcludenti, per esempio si era scoperto che la voce della mamma influenzava il neonato tanto quanto la voce femminile di un’estranea.
Inoltre bisogna considerare che la sensibilità al tocco invece si sviluppa a partire da 8 settimane, a 32 settimane il corpo è già sensibile al tocco di una piuma.
Lo scopo dello studio di cui vi parliamo è stato invece quello di misurare il comportamento del feto in reazione:
Ecco come si è svolto lo studio:
Alle mamme è stato chiesto:
In questo modo sono stati codificati i movimenti di:
Una volta analizzati i risultati è emerso che il tocco materno era uno stimolo molto potente, che produceva una serie di risposte fetali.
Quando la mamma si toccava l’addome i feti muovevano di più:
rispetto a quando la mamma usava solo la voce.
Inoltre si nota anche che i feti riescono a rispondere agli stimoli esterni prima di quanto generalmente si pensi.
Esistono quindi modi diversi per stimolare una risposta nel feto, a volte la mamma o i parenti parlano o cantano al piccolo, oppure le donne accarezzano la pancia.
Unimamme anche voi eravate solite accarezzarvi la pancia durante la gravidanza?
Eravate a conoscenza di questi risultati?
Unimamme noi vi lasciamo con il video di un feto che risponde alla musica vaginale.
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