Ora però, una nuova ricerca della nota Johns Hopkins Bloomberg School of Public Healt dimostra che un eccessivo livello di questo componente può danneggiare i piccini.
I ricercatori hanno infatti scoperto che le mamme che presentano alti livelli di folato appena dopo il parto, incorrono in un rischio maggiore di avere figli affetti da autismo.
Alti livelli di vitamina B12 nelle mamme sono potenzialmente dannosi, anzi, triplicano addirittura il rischio che i loro bambini sviluppino l’autismo.
Inoltre, se i livelli sono alti sia nelle mamme che nei piccoli il rischio che i bimbi sviluppino l’autismo si innalzano di 17,6 volte.
“Da molto tempo sappiamo che la mancanza di folato nelle mamme incinte è dannosa per lo sviluppo dei bambini, ma adesso sappiamo che anche un livello eccessivo dello stesso può provocare danni. Dobbiamo mirare a livelli ottimi di questo importante nutrimento” sottolinea uno degli autori dello studio, il dottor Daniele Fallin.
Il folato è indispensabile per la crescita delle cellule e promuove anche lo sviluppo neurale dei bambini. Mancanze di questa vitamina sono state associate a:
Purtroppo accade spesso che le donne non vengano adeguatamente monitorate per quanto riguarda l’assunzione di folato durante la gravidanza.
Secondo i dati raccolti 1 bimbo su 68, in America, è autistico, i maschietti sono 5 volte più a rischio delle femminucce.
Nonostante le cause profonde dell’autismo rimangano ancora da scoprire si pensa a un mix di ereditarietà genetica e influenza dell’ambiente.
Ecco come si è svolta questa ricerca:
Gli scienziati hanno scoperto che:
Secondo l’OMS tra 13,5 e 45,3 nanomolecole per litri costituiscono un adeguato ammontare di folato per una donna incinta nel primo trimestre di gravidanza.
La maggior parte delle mamme hanno dichiarato di aver assunto multivitamine (che includono folato e vitamina B12 durante la gravidanza), ma loro stessi hanno ammesso di non sapere esattamente perché queste donne avessero livelli così alti nel sangue.
Può essere che alcune donne siano geneticamente predisposte ad assorbire grandi quantità di folato e metabolizzarlo lentamente.
Secondo i ricercatori saranno necessari studi più approfonditi per stabilire il quantitativo esatto di folato da assumere in gravidanza per avere livelli ottimali nel sangue.
“Noi diciamo alle mamme di assumere folato all’inizio della gravidanza, ora dobbiamo capire se dobbiamo aggiungere anche raccomandazioni su quale sia la dose ottimale di folato durante la gravidanza“ sottolinea il capo della ricerca Ramkripa Raghavan.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questi risultati?
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