Unimamme, oggi vogliamo raccontarvi la storia di una donna che dedica la sua vita ad aiutare le spose bambine indiane.
La sua ultima impresa è stata quella di salvare una diciassettenne fuggita di casa dopo aver affrontato anni di matrimonio combinato.
“Quando ho soccorso questa ragazza si stava nascondendo dietro a un albero alle 4 del mattino ed era completamente terrorizzata”.
“Era stata spinta al limite e preferiva rischiare la vita nel deserto piuttosto che rimanere con la famiglia un momento in più. Non appena siamo salite in macchina mi ha abbracciata molto forte. Non riusciva a parlare perché piangeva troppo”.
Kriti ha portato subito la ragazza presso il Child Welfare Committee per far sì che la giovane fosse sotto la custodia del governo e nessun familiare potesse portarla via.
“Parlerò alla sua famiglia e alla famiglia del marito per cercare di far comprendere loro la situazione. Alcuni genitori capiscono e aiutano le figlie a fuggire le grinfie del matrimonio, mentre altri non lo fanno. Sarebbe favoloso se questa famiglia consentisse all’annullamento e sostenesse la ragazza, ma se non lo faranno ci rivolgeremo alla legge”.
La giovane proviene però dalla comunità Bhandiavas che difende l’onore con l’omicidio. Per questo motivo Kriti è molto preoccupata per la ragazza.
“Farò diventare questo caso la mia priorità e mi assicurerò la sua sicurezza. La sua educazione, terapia e riabilitazione sono la priorità per me e il mio team”.
La diciassettenne desiderava frequentare la scuola, ricevere un’educazione ma i suoi genitori l’hanno obbligata a sposare un ventunenne, cinque anni fa, quando lei stessa era una bambina.
La fuggitiva non ha un impiego, non ha ricevuto educazione scolastica ed è alcolizzata.
“Ho sempre voluto ricevere un’educazione mai miei genitori mi hanno obbligata ad abbandonare gli studi e ad accettare il gauna (quando una ragazza viene inviata dai suoceri quando arriva il momento di diventare una sposa bambina).
“Io ho detto ai miei genitori che non volevo andare ma hanno cominciato a torturarmi mentalmente e a picchiarmi. Stavo peggiorando di giorno in giorno, non ce la facevo più e così ho contattato Kriti e sono fuggita da quella casa”.
Presto Kriti organizzerà un incontro con la famiglia con la famiglia della ragazza per discutere le prossime mosse.
“Darò loro la possibilità di farsi avanti e assecondare i desideri della figlia. Ma se non lo faranno mi rivolgerò al tribunale e permetterò alla legge di fare il suo corso”.
“Io guardo al futuro, sono uscita da questo matrimonio non voluto, potrò riprendere i miei studi e diventare una poliziotta, così, un giorno, potrò avere giustizia per le altre spose bambine”.
“Fino a quando potrò continuerò a salvare le vittime di matrimoni infantili. Si tratta di una tradizione che deve fermarsi, dobbiamo educare le comunità rurali e insegnare loro che esistono altri metodi. Abbiamo il dovere di cambiarlo”.
Unimamme e voi cosa ne pensate della missione di questa donna che salva tanti bambini da una pratica orribile e inconcepibile per noi?
Noi vi lasciamo con un potente video di una sposa bambina.
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