In questi giorni un post pubblicato sulla pagina Facebook “Vorreiprendereltreno“, l’associazione che combatte le barriere architettoniche fondata da Iacopo Melio, è diventato virale, ottenendo oltre 10 mila mi piace.
Si tratta del compito di un bambino di 7 anni di nome Alessio, affetto da emiplegia alternante, una rara malattia dello sviluppo neurologico, che come descrive la mamma del bambino in risposta ad alcuni commenti, “comporta delle paralisi improvvise a tutto il corpo o parte di esso oltre ad un grave ritardo motorio quindi nei momenti in cui non ci sono crisi riesce a stare in piedi sorretto o cmq con appoggio, durante le crisi emiplegiche ( che si scatenano per un emozione, uno sbalzo termico, un rumore forte, con il vento, con la stanchezza e ancora una marea di fattori) sta malissimo, questa è una malattia severa ed invalidante“.
Alessio ha scritto questo compito dopo una lezione sulle diversità e ciò che ha espresso ha meritato il massimo voto dal parte della maestra: un bel 10!
Ecco il testo del compito:
“Abbiamo detto che siamo tutti diversi, nell’aspetto e nel carattere.
Abbiamo visto i gemelli Cristian e Massimiliano, che sembrano uguali ma non lo sono, anche nel carattere.
Ognuno di noi ha pregi e difetti, ma alcune diversità’ sono più’ evidenti. Per esempio io non so camminare, invece Lorenzo e’ distratto e Feres non sa leggere, ma abbiamo altre abilita’: io so leggere bene, scrivere, giocare e cantare .
Essere diversi e’ una ricchezza, perché’ sarebbe brutto essere tutti uguali e possiamo imparare dagli altri.”
Possibile che un bambino di 7 anni lo abbia capito, e invece tantissimi adulti ancora no?
E voi unimamme, che ne pensate? La farete leggere ai vostri figli?
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