Dalle indagini condotte dal colonnello Alessio Carparelli emerge un vero e proprio sistema di reclutamento di giovani donne in difficoltà economiche con storie personali pesanti alle spalle che si prestavano al prelievo degli ovuli per una tariffa di 1000 Euro.
Alle ragazze oltre ai 1000 euro, pare che sarebbero stati promessi 500 Euro aggiuntivi per ogni nuova donatrice trovata.
Le donne, tutte giovani e prestanti, accettavano di sottoporsi a ripetuti cicli di bombardamenti ormonali, affrontando diversi interventi nel giro di pochi mesi pur di assicurarsi delle entrate.
Questo a fronte del fatto che le donazioni di gameti, per Legge, dovrebbe avvenire su base volontaria.
“Negli ultimi mesi ho incontrato e sentito i racconti di almeno 20 ragazze che in quella clinica hanno subito di tutto e quella giovane spagnola non è l’unica alla quale sono stati sottratti gli ovociti” dichiara Giovanni Pizzo, uno degli avvocati a cui si sono rivolte le donne protagoniste di questa sconcertante vicenda.
A favorire il sistema di scambi di ovuli e ricompense sarebbe stata la figura di Barbara Bella, un’organizzatrice di eventi che aveva il compito di arruolare queste ragazze. Di lei parlano numerose donne coinvolte raccontando che venivano promessi loro 1000 Euro in busta chiusa per ogni prelievo andato a buon fine.
La donna però, che ha confessato di essere a sua volta un’ex paziente di Antinori appassionatasi a questa causa, nega con decisione qualsiasi coinvolgimento nella truffa e nello scambio di denaro per le donazioni.
“Io non ho mai affrontato questioni di soldi. Sono cose che non mi competono” ha spiegato in un’intervista a Repubblica.
Nonostante sia stata messa davanti all’evidenza del fatto che si parlava effettivamente di soldi Barbara Bella ha continuato a ribadire la sua estraneità ai fatti e a parlare di “solidarietà”o, al massimo, di rimborsi spese.
Le testimonianze di medici, psicologi, infermieri, segretari della clinica Matris, alcuni dei quali “invitati” ad andarsene, dipingono un quadro davvero poco chiaro delle attività lì svoltesi. Alcuni hanno raccontato “di essere rimasti sconvolti dalle pratiche mandate avanti dalla clinica”.
La stessa 24enne spagnola che ha denunciato il furto di ovuli è stata una dipendente della clinica per un mese.
Gli ultimi aggiornamenti parlano di una possibile incarcerazione di Severino Antinori che si trova attualmente agli arresti domiciliari.
Nel corso degli ultimi giorni il medico avrebbe però violato più volte gli obblighi connessi alla detenzione.
Come Barbara Bella, anche il principale indagato si difende con forza da tutte le accuse.
In una dichiarazione rilasciata a Pomeriggio 5 dal balcone di casa sua ha affermato che la paziente spagnola che lo accusa di essere stata operata contro la sua volontà si sarebbe auto lesionata. In un’altra occasione, invece, ha dichiarato che sempre la stessa donna sarebbe stata una combattente dell’Isis e che, dal momento che lui l’aveva scoperta, questa si sarebbe vendicata.
Il ginecologo, sospeso dalla professione e accusato di rapina e lesioni aggravate, potrebbe diventare presto oggetto di un’altra inchiesta per violazione della legge sulla fecondazione assistita.
Unimamme, pensiamo a tutti gli aspiranti mamme e papà che si affidano in buona fede alla fecondazione eterologa per realizzare il loro sogno e a cui potrebbe crollare il mondo addosso leggendo di questo traffico, voi come vi sentireste?
Cosa ne pensate del quadro emerso fino adesso, considerando il fatto che non si tratta di una denuncia isolata, ma di diverse voci di donne che dipingono una situazione agghiacciante?
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