La fantasia dei bambini può essere sconfinata, ampia e profonda, in grado di creare mondi incredibile e meravigliosi. Hanno però sempre bisogni di alcuni elementi di partenza da cui iniziare a creare e con l’incredibile dilagare di supereroi in tv, la cinema, nei negozi di giocattoli e, naturalmente nei fumetti, giocano sempre più spesso a salvare il mondo nei panni del loro super preferito. I genitori, quindi, osservano i propri figli in mutande e con la coperta la collo “volare” per la stanza tentando di salvare l’orsetto rapito dal cattivo di turno, piuttosto che vestirsi di pentole e coperchi per inscenare una grandiosa battaglia finale nel panni di Capitan America e Iron Man. C’è chi li guarda sorridendo e chi invece chiede loro di fare meno rumore, ma quello che dovrebbero sapere entrambe le tipologie di genitori, è che questa tipologia di gioco è molto formativa per i propri figli e loro potrebbero contribuire ad amplificare questo effetto benefico.
Il gioco immaginativo è indubbiamente una pietra miliare della formazione dei bambini. Ispirarsi ai supereroi per i loro giochi di fantasia, però, presenta numerosi vantaggi. Innanzitutto, interpretare questa tipologia di scene, richiede uno sforzo di immaginazione molto ampio. Dopotutto partono da situazione apprese con delle caratteristiche specifiche che poi, durante l’avanzamento del gioco, si evolvono e quindi devono gestire. Se Hulk si trova a dover affrontare l’esercito, con soldati e carri armati pronti ad attaccarlo, nel momento della lotta questi elementi si muoveranno e compiranno delle azioni. Il bambino dovrà quindi farli vivere con l’utilizzo della sua immaginazione, cercando di rendere la scena il più verosimile possibile (almeno per lui!).
La Dr.ssa J. Alison Bryant, co-CEO e Play Officer della PlayScience, società che aiuta grandi marchi dell’intrattenimento, come Disney e PBS, come i bambini giocano, afferma in più, attraverso una ricerca, che interpretare un supereroe permette ai bambini di sentirsi più coraggiosi, oltre a percepire un controllo maggiore del mondo che li circonda. Oltre a sottolineare l’importanza di un gioco come questo che include delle interazioni attive, bisogna anche considerare che decidono di interpretare dei modelli positivi di vita, uomini (e fortunatamente anche donne!) che decidono di sacrificarsi per salvare sia una singola persona che il mondo intero. E quindi “più i bambini interpretano questi ruoli pro-sociali, più è probabile che continueranno a comportarsi in questo modo” afferma la Dr.ssa Bryant.
Anche solo con questi elementi, giocare ai supereroi si prefigura come un’attività totalmente positiva, ma la ricerca di PlayScience, inoltre, ha dimostrato un elemento molto interessante: i genitori hanno meno probabilità di impegnarsi in un gioco che non capiscono, come potrebbe proprio essere quello dei supereroi. I vantaggi nell’impegnarsi nel gioco con i propri figli, però sono innumerevoli, come la possibilità di infondere valori fondamentali, senza considerare la possibilità di trascorrere del tempo insieme, che afferma la Dr.ssa Bryant, è il desiderio principale di tutti i bambini. Quindi se pensate che il superpotere principale di vostro figlio sia quello di essere particolarmente fastidioso, sappiate che è semplicemente una richiesta di attenzioni. Basterebbe giocare con loro e interessarsi alle loro passioni, per farli smettere di disturbarci, magari perché semplicemente iniziamo a divertirci anche noi. Anche perché noi adulti possiamo accrescere di molto l’influenza positiva di questa attività fantasiosa dei nostri bambini.
Per prima cosa, possiamo riportare i valori dei personaggi che interpretano, anche nella vita reale. Sottolineare con delicatezza e intelligenza la differenza tra fantasia e realtà, li aiuterà a riportare i valori che interpretano nel gioco, anche nella loro quotidianità. Quindi, quando mettiamo a letto i nostri bambini con indosso il pigiama di Hulk e loro corrono in giro per la camera urlando: “Hulk spacca!”, possiamo prenderli con gentilezza e dire loro: “Adesso è ora di dormire, vedi che hai il pigiama di Hulk? Ma non ti preoccupare, resti comunque un eroe perché quello che conta è il cuore”.
Non sminuire le loro attività con la solita ideologia da adulti. Il mondo dei bambini viene spesso controllato da genitori e insegnanti che li guardano giocare vedendo soltanto un’attività ludica infantile. Ma se osserviamo il loro punto di vista con un occhio più psicologico, loro stanno interpretando grandi uomini e donne che rompono le restrizioni sociali per fare il bene ultimo del mondo. Un grande esempio per loro che si costituisce come pietra miliare nel loro sviluppo. Diamo la giusta considerazione, magari partecipando al loro gioco o comunque guardandoli con la giusta importanza. Anche perché, interpretando quel ruolo, i nostri figli smettono di essere bambini e vestono i panni di uomini che apportano cambiamenti radicali alla realtà che li circonda e così “Il gioco del supereroe permette ai bambini di vedere e immaginare che anche loro possono fare la differenza. Anche durante la riproduzione di uno scenario nei panni di un supereroe immaginario, possono vedere un cambiamento al loro interno”, afferma la Dr.ssa Bryant.
Infine, cerchiamo di togliere noi stessi la maschera della mascolinità che molto spesso indossiamo e che fa solamente danni, come ha dimostrato un altro studio. Si potrebbe essere portati a pensare che i supereroi siano cose esclusivamente per maschi ma in realtà non è così. L’universo super è pieno di eroine che molto spesso sono più forti delle loro controparti maschili. Quindi insegniamo ai nostri bambini che nel gioco dei supereroi e nell’attività ludica in generale, non esistono differenze di genere.
Qual’è il vostro supereroe preferito, cari unigenitori? E quello di vostro figlio?