Tra i più giovani questo problema colpisce il 20% dei minori. Questa alta percentuale dipende dal fatto che durante la pubertà c’è un incremento fisiologico della tiroide e se c’è una carenza o un dato autoimmune questa diventa ipertrofica.
Addirittura un neonato su 2-3 mila sarebbe affetto da una forma di malattia tiroidea. Per questo è necessario approfondire la conoscenza di questo importante organo, delle sue funzioni e del modo in cui condiziona il nostro benessere.
La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla che si trova al livello dell’osso ioide, nella parte anteriore del collo. Assimila lo iodio presente:
producendo due ormoni essenziali per l’organismo:
Si tratta di ormoni che svolgono funzioni vitali per il nostro organismo. Se la tiroide funziona male infatti può creare problemi:
Il mal funzionamento della tiroide si può distinguere in:
–assenza della ghiandola tiroidea: quindi verrà somministrato un ormone sintetico per sostituire le funzionalità della ghiandola mancante
–ipotiroidismo: è una sindrome clinica che comporta un deficit degli ormoni tiroidei prodotti dalla tiroide, il percorso terapeutico è uguale ma prevederà modalità di somministrazione dell’ormone sintetico in modo diverso
– ipertiroidismo: eccesso di funzionalità della ghiandola tiroidea, bisognerà quindi bloccare la funzione della ghiandola.
Lo iodio è fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide in quanto elemento costituente degli ormoni tiroidei. La carenza di iodio determina il gozzo:
Quindi la iodio profilassi impedisce alla tiroide del soggetto predisposto di ammalarsi.
Purtroppo bisogna tenere presente le quantità di iodio presente nella maggior parte dei cibi e bevande sono basse. Quindi la somministrazione abituale di sale iodato permette di raggiungere la quota minima di iodio che ogni soggetto dovrebbe assumere normalmente perché contiene 30 volte la quantità di iodio presente nel sale essiccato.
Lo iodio in gravidanza
Il cervello dei piccini in età fetale e neonatale è molto sensibile alla mancanza di iodio e rischia di svilupparsi in modo incompleto in assenza di questo elemento.
Durante la gravidanza il fabbisogno di iodio aumenta passando da 100-150 microgrammi al giorno a 200 – 250 microgrammi quotidiani.
Tutto ciò dipende dalla perdita renale di iodio legata alla maggiore diuresi tipica della gravidanza sia per la necessità di aumentare la sintesi ormonale da parte della tiroide materna.
Durante l’allattamento è necessario che le mamme forniscano la dose corretta di iodio ai loro piccini per consentire loro una normale funzione tiroidea.
Unimamme noi vi lasciamo ad uno studio che dimostra come lo iodio sia molto importante in gravidanza.
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