Per girarlo gli autori si sono ispirati alla teoria dello psicologo Arhtur Aron secondo la quale 4 minuti di contatto ininterrotto guardando negli occhi un’altra persona crea intimità tra di loro.
“Abbiamo deciso di condurre un semplice esperimento durante il quale i rifugiati ed europei si sono seduti faccia a faccia guardandosi negli occhi, appunto. Abbiamo filmato questi incontri molto umani, questo corto parla da solo. Persone che provengono da continenti diversi e che non hanno mai letteralmente incrociato gli sguardi tra di loro si sono separate sentendo una profonda e straordinaria connessione” dichiara Draginja Nadadzin, direttrice di Amnesty International Poland.
Il filmato fa leva sul senso di empatia che scatta incontrando un altro essere umano, in questo caso un rifugiato, che non è più un numero o una statistica, ma una persona reale, con la sua storia, i suoi sogni, le sue speranze, la sua sua famiglia e gli amici.
“E se ci fermassimo un momento e guardassimo chi sono veramente?”
Amnesty International si appella a tutti, ma soprattutto a chi ci governa per abbattere i muri che ci separano e mettere davanti a tutto le persone.
Come dimostrato dal video Look Beyond Borders (guardare oltre i confini) le persone, rifugiati siriani e somali e tedeschi, polacchi, ecc… mostrano reazioni spontanee durante l’incontro. Dopo un primo momento molti sorridono, si salutano, iniziano a conoscersi, a volte si commuovono o, come le due bimbe, iniziano a giocare.
Alla fine si lasciano arricchiti da un’esperienza umana che difficilmente dimenticheranno. “La cosa più importante è dare tempo alle persone per capirsi e conoscersi” aggiunge l’organizzatrice di questa campagna.
Secondo i dati raccolti da Amnesty la maggior parte delle persone nel mondo sta prendendo la crisi dei rifugiati sul personale, l‘80% delle persone intervistate in 27 Paesi ha dichiarato che lascerebbero i rifugiati vivere nel loro paese, il 10% nella loro casa.
In Germania, dove è stato filmato il video, il 96% dei cittadini intervistati lascerebbe entrare i rifugiati nel loro Paese.
Unimamme, noi vi lasciamo con un altrettanto delicato filmato che dimostra come l’empatia migliora il mondo.
Vi siete commosse guardando questo filmato?
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