Ma come? Le iniziative non mancano: ci sono campi estivi di tutti i tipi con lezioni di sport, cucina, recitazione, ecc… Ma attenzione!
Gli psicologi e gli esperti di sviluppo infantile suggeriscono però che l‘eccesso di pianificazione non sia necessaria e possa trattenere i bambini dallo scoprire cosa gli interessa davvero.
“Il vostro ruolo come genitori è di preparare i vostri bambini a prendere il loro ruolo nel mondo. Essere un adulto significa saper intrattenere se stessi e saper riempire il proprio tempo libero in un modo che ci renda felici. Se i genitori trascorrono tutto il tempo a riempire il tempo libero dei figli loro non impareranno mai a farlo da soli“ racconta Lyn Fry, una psicologa infantile.
Lei però non è il la sola a sostenere questa posizione. La dottoressa Teresa Belton ha sottolineato un altro punto molto importante: la connessione tra noia e immaginazione. Secondo lei la noia sarebbe uno stimolo interno fondamentale per permettere alla vera creatività di sbocciare.
Nel 1993 lo psicanalista Adam Phillips aveva scritto che “la capacità di annoiarsi può essere un risultato di sviluppo per i bambino”. Si tratta di una delle richieste più oppressive degli adulti “il fatto che il bambino dovrebbe essere sempre interessato, piuttosto che avere tempo per trovare da solo cosa gli interessa”.
Fry quindi suggerisce che i genitori si siedano insieme ai figli, che dovrebbero avere almeno 4 anni, incoraggiandoli a stilare una lista delle cose che gli piacerebbe fare durante le vacanze.
Per esempio:
E quando il piccolo verrà a lamentarsi per la noia voi potrete sottoporgli la magica lista delle cose che avrebbero voluto fare.
“Non c’è alcun problema nell’annoiarsi no? Io penso che i bambini abbiano bisogno di imparare ad annoiarsi per automotivarsi a fare le cose. Annoiarsi è un modo per rendere i bambini autosufficienti”.
Anche il grande filosofo Bertrand Russell ha affrontato questo argomento parlandone nel libro: “La conquista della felicità“.
“Un bambino si sviluppa al meglio quando, come una giovane pianta è lasciato indisturbato sullo stesso terreno. Troppi viaggi, troppa varietà di impressioni non vanno bene per il giovane e fanno sì che crescano incapaci di sopportare una fruttifera monotonia“.
Unimamme voi cosa ne pensate di queste considerazioni sulla noia dei bambini?
I vostri riescono ad organizzare il loro tempo in modo autonomo?
Noi vi lasciamo con una lettera indirizzata ai bambini sulla noia, potreste leggergliela!
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