Lisa e suo marito sono una coppia come tante altre, lieta di aver ricevuto l’annuncio di una gravidanza gemellare, ma fin da subito qualcosa sembrava leggermente diverso.
Due gemelle monoamniotiche: un caso molto raro
Durante un’ecografia a ultrasuoni le bambine, chiamate dai genitori River e Piper, sono risultate essere gemelle monoamniotiche. Questo vuol dire che, oltre ad essere gemelle, condividevano anche placenta e sacco amniotico. Si tratta di una condizione molto rara e pericolosa.
I medici hanno consigliato loro l’aborto dal momento che la gravidanza era ad alto rischio.
“Ma noi vi amavamo e vi volevamo ancor prima di vedervi” ha dichiarato Lisa su Newsner.com.
“Le gemelle non avevano una membrana divisoria, il che voleva dire che il loro cordone ombelicale non poteva essere separato e mentre gli embrioni si sviluppavano i loro cordoni venivano girati e arrotolati intorno a ciascuna delle due finendo col formare una treccia che era estremamente pericolosa, dal momento che un cordone poteva comprimerne un altro causando la morte”.
Quando Lisa era al 5° mese ha dovuto essere ricoverata in ospedale. Le hanno dovuto fare diversi test perché più le bambine crescevano e più diventava pericoloso, inoltre le bambine avevano meno spazio per muoversi.
Buone amiche venivano a sostenerla.
Dopo 31 settimane finalmente è arrivato il gran giorno. Non si poteva più aspettare. I dottori avevano avvertito i genitori di non comprare niente per le bimbe in caso fosse accaduto il peggio.
Per fortuna la nascita delle piccole è stata tranquilla.
Le bimbe però avevano bisogno di alcune cure per adattarsi.
I genitori hanno trascorso molto tempo, in ospedale, vicino alle bambine, ma dopo 14 settimane hanno potuto andare a casa.
Nonostante tutte le previsioni avverse Lisa, suo marito, River e Piper sono tornati a casa come una famiglia.
Ecco le due piccine:
Unimamme, questa bellissima storia a lieto fine ci riempie il cuore di gioia.
Noi vi ricordiamo anche la storia del piccolo Jett Morris che è nato a 25 settimane ed è sopravvissuto nonostante il parere avverso dei medici.