Il 20 giugno ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato, indetta per la prima volta nel 2000 dalle Nazioni Unite e festeggiata in occasione dell’anniversario della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato.
Rifugiato è colui che chiede rifugio, che cerca cioè asilo perché obbligato ad abbandonare la propria casa a causa di guerre e violenze. E’ obbligato, non lo fa per scelta.
Obiettivo della giornata è sensibilizzare l’opionione pubblica sui diritti dei migranti. E’ infatti partita la campagna #WithRefugees dell’UNCHR , Agenzia Onu per i Rifugiati, sui social necessaria per far arrivare ai leader mondiali un messaggio che dica: “noi siamo con loro“.
E’ stata inoltre lanciata una petizione che chiede ai governi di garantire che
Guerre e persecuzioni hanno infatti toccato livelli mai raggiunti.
24 persone ogni minuto sono costrette a fuggire dalla loro casa.
Detto in altri termini, a livello globale, 1 persona su 113 è oggi un rifugiato.
Guardando le regioni di origine dei rifugiati troviamo in ordine:
L’accoglienza è l’unica soluzione, possibilmente tramite corridoi umanitari proprio per impedire le continue e tragiche morti in mare, e le inumane frontiere chiuse che trovano questi disperati una volta arrivati sulla terraferma.
Ma soprattutto occorre collaborare per prevenire tali migrazioni, intervenendo in quei paesi dai quali proviene il maggior numero di rifugiati.
Anche Papa Francesco più volte si è espresso sulla triste sorte dei rifugiati: “Stiamo vivendo in una civiltà di porte chiuse e di cuori chiusi. Ci difendiamo l’uno dall’altro” e ancora “la guerra è l’affare che in questo momento che rende più soldi. Anche per fare arrivare gli aiuti umanitari in paesi di guerriglia è una difficoltà: tante volte la Croce Rossa non è riuscita, ma le armi arrivano sempre, non c’è dogana che le fermi perché è l’affare che rende di più“.
E voi unimamme, cosa ne pensate di tutto ciò? Siete anche voi con i rifugiati? Firmerete la petizione?
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