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Categoria Postparto Salute e benessere bambini

Depressione post partum: sicure di saperla riconoscere?

Published by
Michele

Dopo la nascita di un figlio, una mamma è in un momento molto delicato. Nonostante il desiderio di ricominciare la propria vita con la gioia meravigliosa di avere un bambino, si sente stanca, spossata, priva di stimoli e parecchio giù di morale. Vorrebbe passare la giornate a letto, piuttosto che occuparsi del bambino, mentre quella meravigliosa sensazione di felicità provata quando ha tenuto in braccio suo figlio per la prima volta, sta scomparendo giorno per giorno. Se aggiungiamo anche l’incapacità di poterlo allattare, la depressione post partum diviene una pericolosa realtà. Ma in che forme si manifesta?

Baby Blues

La parola depressione spesso mette paura. Di natura psicologica, è molto difficile da individuare perché non presenta effetti fisici ma solo comportamentali e umorali. Se non viene presa con la giusta serietà, può sfociare in condizioni più gravi.

Il primo passo, quindi, è sicuramente quello di accettarla e prendere coscienza di avere un problema.

Nella sua forma più lieve, quella che insorge nei giorni immediatamente successivi al parto, definita Baby Blues o Malinconia da parto dal pediatra Donald Winnicot, si manifesta come un’emozione molto forte che porta a crisi di pianto, irascibilità e un’ansia di fondo. Si tratta di una reazione naturale agli sbalzi ormonali che la donna vive. Più che una patologia, è un semplice stato emotivo che può essere gestito con l’affetto e la vicinanza delle persone care.

La depressione post partum

In alcuni casi, dopo il parto, può insorgere un vero e proprio disagio psicologico, definito Depressione Post Partum, destinato a durare da pochi giorni a interi anni.

Le cause che la possono provocare sono varie e personali. Si manifesta con affaticamento e debolezza, esaurimento e disperazione che può portare a veri e propri attacchi di panico, insonnia e poco appetito, sbalzi di umore e confusione.

Con l’aggravarsi della patologia, la mamma può perdere completamente interesse nella cura del bambino, portandola a non preoccuparsi della sua salute.

Per essere curata, necessita dell’aiuto di un medico che sappia come gestire questa particolare depressione con una cura adeguata.

La psicosi depressiva

Si tratta di un fenomeno molto raro che colpisce una donna su mille. È la forma più grave della depressione post partum e si manifesta con istinti suicidi e manie omicide nei confronti del bambino. Viene definito disturbo ossessivo compulsivo, uno stato di ansia molto forte, che porta la mamma ad ondeggiare tra sensi di colpa intensi nei confronti del figlio e la poca fiducia in sé stessa e negli altri. Deve essere gestita da specialisti dopo il ricovero.

Da cosa possono essere causati queste forme di depressione? Vediamoli insieme.

I fattori che possono favorire la depressione post partum

Come detto, le cause scatenanti per la depressione possono essere variegate e specifiche per ogni donna. Sono stati però individuati alcuni fattori comuni che facilitano questa patologia psicologica.

Uno di questi fattori può scatenarsi già durante la gravidanza. Quell’ansia che nasce nella donna osservando il suo corpo che cambia, prendere coscienza del mutamento del proprio stile di vita, possono portare a non accettare la condizione di mamma una volta che il bambino è nato. Naturalmente è più facile che questa condizione si manifesti in quelle donne che hanno già sofferto di depressione in passato.

Una volta insorta la depressione, nei casi in cui si presenti una situazione difficile con il proprio partner se non addirittura una vera e propria separazione, può esserci un’intensificazione dei sintomi.

Possono aggravare la situazione anche un’esclusione dal proprio contesto abituale o una separazione dalle proprie amicizie.

I sintomi possono insorgere anche a causa della giovane età della madre o della presenza di problemi economici, che contribuiscono a renderla insicura della proprie capacità di potersi occupare del bambino.

Vi sono poi alcuni problemi fisici che possono favorirla. Avere problemi alla tiroide o essere affetta da una grave sindrome premestruale, rende la neo mamma più soggetta a questa patologia.

Infine, se il bambino ha avuto qualche problema di salute durante la gravidanza, può farlo considerare bisognoso di cure e attenzioni particolari e intense, causando timori e ansie costanti nella mamma, favorendo l’insorgere della depressione.

Come possiamo combatterla? 

Alcuni rimedi alla depressione post partum

Esiste un progetto di ricerca specifico, Strade, che sta indagando la depressione post partum per aiutare sempre più mamme.

La risposta però più semplice è solamente una: la famiglia e la mamma stessa.

Una mamma depressa, infatti, ha bisogno di sentire la vicinanza delle persone care, una vicinanza che non sia soffocante e opprimente ma che le faccia sentire l’affetto, la disponibilità e la fiducia delle persone importanti della sua vita.

È fondamentale che la mamma possa riposare molto durante il giorno. Solitamente le viene consigliato di dormire quando anche il piccolo dorme. Una volta, una neo mamma aveva le donne della famiglia che si prendevano cura di lei e della casa. Ora questa tradizione è andata scomparendo e una donna si trova a dover gestire figlio e casa da sola. Ricordiamoci che al primo posto c’è la vita appena nata e la salute della mamma, perciò le faccende di casa possono aspettare. Il marito potrebbe benissimo tornare a casa e offrirsi di darle una mano, senza far intendere una mancanza di fiducia nella sue capacità o un malcontento nel farlo. Negli ultimi tempi si sta addirittura delineando una nuova forma professionale dedicata al sostegno e all’aiuto delle neo mamme in casa, la doula.

In quei momenti di riposo, una madre può iniziare a instaurare un legame con il bambino, creando istanti di intimità dove conoscersi lentamente.

È importante inoltre seguire una dieta ricca di vitamine, frutta e cereali, cercando di evitare dolci, alcolici e caffeina che, anche se donano energia, fanno aumentare l’ipoglicemia, oltre a causare tensione e nervosismo.

Infine è importante che la mamma si confronti con altre donne che stanno passando o che hanno passato la stessa difficile condizione, condividendo paure e gioie che l’aiutino ad attraversare questo difficile periodo. A questo proposito, esiste un social dedicato alle mamme in difficoltà, dove possono confrontarsi e sostenersi a vicenda, Rebecca Blues. Vale la pena dare un’occhiata.

Ma il consiglio più importante per affrontare la depressione post partum, è quello di prendersi del tempo per se stesse. Una donna deve avere modo di riscoprire la gioia e la bellezza di essere moglie e madre, così da riconquistare fiducia nelle sue capacità e la stima di sé stessa.

E nel caso aveste bisogno di parlare con qualcuno, potete sempre rivolgervi a Telefono Donna, un servizio telefonico gestito da un gruppo di esperti che possono aiutarvi con la loro professionalità.

Con attenzione, amore e pazienza, anche un momento difficile come la depressione post partum può essere affrontato e superato.

Tranquille, unimamme, non siete sole.

Michele

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