Unimamme ci sono storie che vanno raccontate perché le mamme e i papà devono sapere che, purtroppo, al mondo ci sono tanti ciarlatani pronti ad approfittarsi delle persone che credono in loro, pronti a lucrare sulla pelle di bambini malati.
La vicenda è quella della piccola Asya Bosco, una bambina di 3 anni deceduta a causa di un tumore ma che per anni è stata in cura presso il Centro Pediatrico Casal di Principe che veniva gestito dal dottor Angelo Coronella e da sua moglie: Ersilia Pignata, che si spacciava per medico quando invece non lo era affatto.
La mamma di Asya si era rivolta a questo centro perché tutti le avevano detto che Angelo Coronella “era il migliore”, come riportato in un un’intervista su Repubblica.
La donna ha portato lì la figlia quando aveva 3 mesi, per problemi di rigurgito, in quel momento le somministrarono una cura da portare avanti per un anno.
A 9 mesi però la piccina aveva difficoltà a tenere la testa dritta e così la sua mamma, Maria Ciervo, la sottopose a una nuova visita. La moglie di Coronella le suggerì di tenerle la testa dritta e di farla dormire a pancia sotto.
Qualche mese dopo Asya ebbe un’infezione alle vie urinarie e così la moglie del dottore le fece un’urinocoltura, vedendo un’ecografia la mamma della bimba e suo marito notarono una macchia strana ma sempre Ersilia Pignata li rassicurò prescrivendo un antibiotico e un antinfiammatorio.
La situazione di Asya però peggiorava e così, nel settembre 2013 la sua mamma la condusse di nuovo al centro dove la fecero entrare da una porta secondaria per mascherare il fatto che la struttura era sotto sequestro a causa di una neonata curata male.
Ancora una volta i medici non si accorsero del tumore della bimba e dissero a Maria che la bimba aveva dei muchi in gola.
Quando, vedendo che le condizioni della figlia non miglioravano, la mamma la condusse nuovamente al centro, la moglie di Coronella le disse una frase agghiacciante: “il problema di sua figlia è lei, signora. Con la sua ansia la farà diventare autistica”.
Infine, l’11 settembre del 2013 Asya non riusciva a smettere di piangere, non riusciva a urinare. Per tutta risposta il medico le disse che non aveva niente e che con la tachipirina sarebbe passato tutto.
A quel punto i genitori andarono all’ospedale Santobono dove il verdetto fu tremendo: Asya aveva un neuroblastoma al IV stadio con metastasi.
La bimba si è spenta nell’ottobre di due anni fa, a soli 3 anni.
“Rimase sette giorni in rianimazione, non riusciva a respirare. È stata in cura per un anno, ma non ce l’ha fatta: il cancro era troppo avanzato. Mia figlia non c’è più, ma chi le ha fatto tanto male è giusto che paghi” conclude la mamma.
Ora Angelo Coronella e sua moglie Ersilia sono ai domiciliari, sono accusati di omicidio colposo, abusivo esercizio della professione (lei non è abilitata), violazione dei sigilli, falsità ideologica in certificati e sostituzione di persona.
Dopo la denuncia nei confronti del titolare del centro pediatrico è emersa “una colposa sottovalutazione della sintomatologia anche attraverso un’omissione dei doverosi approfondimenti diagnostici che determinò un ritardo nella diagnosi”, come riportato su Repubblica.
Coronella e la moglie inoltre sarebbero responsabili della morte di un’altra piccina di 4 anni. I due avevano in cura parecchi minori.
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